Ma bisognerà attendere settembre per il bando di gara. Prevista anche una pista ciclabile
Il Comitato Messina Nord e il consigliere Antonio Lambraio avevano lanciato l’allarme dieci giorni fa, ieri il crollo di una parte del lungomare di via Circuito, a Torre Faro.
Il sindaco Cateno De Luca è andato in sopralluogo insieme all’assessore Massimo Minutoli e all’esperto geologo Salvo Puccio, per annunciare che lunedì ci sarà un intervento tampone. “Metteremo dei massi per evitare che l’azione erosiva continui”.
Minutoli conferma: “Solo i tempi tecnici per la predisposizione dell’ordinanza di somma urgenza, abbiamo già reperito i massi da collocare a protezione per una barriera provvisionale. Il dirigente individuerà la ditta e in un paio di giorni saremo operativi”. E De Luca ha chiesto che si inizi già lunedì.
Il progetto da 3 milioni
Ma non può bastare. Un mese fa, lo scorso 19 novembre, il Comune di Messina ha avuto un finanziamento da 3 milioni di euro per rifioritura e salpamento, la soluzione definitiva. “La presentazione del progetto esecutivo è in capo al commissario Croce, lo solleciteremo”.
Il cronoprogramma lo espone l’esperto geologo Salvo Puccio: “Siamo in zona a protezione speciale, il progetto esecutivo necessita di pareri ambientali, non può durare meno di sei mesi. Dopo l’estate si potrà fare la gara per i lavori”.
La pista ciclabile
Poi c’è anche un altro finanziamento, da 1 milione e 800mila euro, ottenuto l’anno scorso sul Pon (Piano operativo nazionale), che prevede il rifacimento dalla pavimentazione e dei parapetti del lungomare, con la realizzazione di una nuova pista ciclabile dall’inizio lato nord fino alla prima piazzetta di Torre Faro.
“La progettazione è in fase di valutazione, abbiamo chiesto un’integrazione, poi faremo la conferenza di servizi per l’approvazione” – spiega ancora Puccio. Tempi per la pubblicazione del bando di gara? “Fra tre mesi”.
La barriere di massi non possono essere posizionate solo in base all’emergenza. Il tratti di litorale che si va a proteggere non farà altro che portare il problema a sud o a nord a seconda dei flussi delle maree e dello scirocco. Non chiedere agli ingegneri, basta a chiedere ad un ”mastro peppe” qualunque. Tremestieri docet. La pista ciclabile su una costa così sempre più erosa è un’immensa bestialità. A Sant’Agata la sciroccata dell’anno scorso ha sfondato le porte di abitazioni a 60 metri dalla battigia. I lavori di ripristino della strada se li sono accollati i residenti. Prima di pensare a biciclette che non si vedono mai, si pensi a mettere integralmente in salvo i litorali.
E vogliono fare la pista ciclabile. Tutto il litorale avrebbe bisogno del ripascimento dei frangiflutti. Se li metto solo in un posto non fai altro che spostare il problema su un altra spiaggia. Qualsiasi ”mastro peppe” lo sa.
In merito al crollo di parte del lungomare di via Circuito di Torre Faro, concordo con quanto deciso dal sig. Sindaco e dal geologo Pucci in merito al provvedimento tampone di posizionamento massi a protezione del lungomare.
Chiedo al Sindaco, perchè non approfittare dell’occasione e prolungare il marciapiede pedonale esistente lato mare fino al “palazzo”?
La strada (via primo palazzo) è sufficientemente larga per un lungo tratto che consentirebbe la costruzione di un idoneo marciapiede di collegamento con quello di via circuito. Naturalmente le auto provenienti da Messina, possono entrare al Faro percorrendo la via primo palazzo e successivamente svoltando a sinistra per le vie secondo e terzo palazzo.
La costruzione di tale marciapiede consentirebbe , sperando in una conferma dell’isola pedonale nel periodo estivo, di arrivare a piedi dal “canalone” al pilone.
Mi auguro che la politica si impegni finalmente per una svolta ambientale.