Messina da record per il traffico: zone 30, isole pedonali e trasporto pubblico l'alternativa

Messina da record per il traffico: zone 30, isole pedonali e trasporto pubblico l’alternativa

Marco Olivieri

Messina da record per il traffico: zone 30, isole pedonali e trasporto pubblico l’alternativa

giovedì 25 Gennaio 2024 - 09:37

Nella classifica "TomTom traffic", è quarta in Italia e 24esima nel mondo per la congestione in strada: un dato che conferma la necessità di cambiare

MESSINA – “Il vecchio mondo sta morendo. Quello nuovo tarda a comparire. E in questo chiaroscuro nascono i mostri”, osservava Antonio Gramsci. Oggi Messina, lo abbiamo scritto tante volte, è in mezzo al guado sul piano economico e sociale. Per invertire la rotta, ci vuole tanto lavoro e la consapevolezza di essere immersa in una crisi almeno trentennale. Pure nell’ambito della mobilità, altro elemento chiave per la qualità della vita, c’è moltissimo da migliorare. Ma pensare di tornare al vecchio modello dipendente dall’auto è impensabile nel 2024.

Come Città metropolitane, secondo i dati della società d’ingegneria Go-mobility, Messina e Reggio sono quelle più dipendenti dalla macchina. E fa discutere pure la classifica del “TomTom traffic”, con il monitoraggio in base ai dispositivi di geolocalizzazione: la città dello Stretto risulta 24esima nel mondo, 24 minuti e 30 secondi di stop, e la quarta in Italia dopo Milano, Roma e Torino per la congestione in strada. Certo, in questa classifica possono pesare pure i lavori in corso. Ma il dato di fatto è che la nostra dipendenza dall’auto richiederà anni di lavoro per trovare un equilibrio e per migliorare la qualità della vita.

Isola pedonale con nuova segnaletica a Messina, 2024, sul viale San Martino

Trasporto pubblico, servizi mirati per chi è in difficoltà, Ztl e isole pedonali come scenario futuro

Si tratta di un dibattito nazionale, altro che locale. In merito alla polemica con il ministro Salvini sui limiti di velocità, scrive infatti Stefano Ciafani di Legambiente: “Il progetto di Bologna Città 30 non è solo un limite alla velocità ma un cambio di passo a favore di una migliore qualità della vita nelle nostre città. Un intervento ampio e complesso, infrastrutturale e culturale. Gli obiettivi sono importanti e non più rimandabili: la salvaguardia della vita delle persone e l’azzeramento delle morti in strada nelle aree urbane, l’integrazione tra le diverse modalità di trasporto, il rispetto degli impegni climatici, una migliore qualità dell’aria, la significativa fluidificazione del traffico e la riqualificazione dell’ambiente urbano. Così restituendo spazio pubblico alle persone e migliorando la loro vivibilità, sicurezza e socialità”.

Tutto questo, nel tempo, può essere raggiunto anche a Messina. Con un ulteriore rafforzamento del trasporto pubblico, un sostegno mirato a chi ha problemi di mobilità, dagli anziani alle persone con handicap, e un superamento di alcuni tabù: isole pedonali, commercio, Zone a traffico limitato, qualità della vita, scuolabus, parcheggi, attenzione alle periferie possono armonizzarsi. Se l’amministrazione comunale dimostrerà più attenzione alla gestione dei disagi dovuti ai lavori e alle fasi di transizione, il nuovo modello di mobilità sostenibile sarà davvero rafforzato.

La città, tutta, non solo il centro, va pure arricchita di iniziative artistiche, culturali e sociali per invertire la rotta rispetto all’attuale depressione economica. E ci vorrà molto tempo.

Anche a Messina le “zone 30”

In relazione al limite di velocità in città, già il Piano generale del traffico urbano (Pgtu) prevede l’opportunità di istituire delle zone 30, come quelle tra via Cesare Battisti e Corso Cavour o tra via Cesare Battisti e via Garibaldi. Una velocità massima di 30 km/h che diventerà la normalità anche per altre zone. Spesso si è refrattari a queste regole ma, per andare veloci, ci sono altre strade e altre possibilità. Quella di trasformare le vie cittadine in una pista per macchine e moto è una tendenza pericolosa, da debellare subito.

In questi giorni si è pure svolto il terzo evento pubblico relativo al Piano strategico urbano, metropolitano e dell’area dello Stretto (Psum), in corso di redazione da parte del Comune. E ci saranno aggiornamenti anche su questo fronte. Sul tema ogni cittadino può anche rispondere ad alcune domande online.

E quindi? Un’altra Messina è dunque possibile? Sì, se si saprà gestire meglio la fase di transizione e venire incontro alle richieste, quelle ragionevoli, dei cittadini. Ma senza venire meno all’idea che vivere e morire in auto non potrà essere il futuro. E non deve essere nemmeno il presente.

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8 commenti

  1. No…. zone 30 e isole pedonali (aggiungo pista ciclabile): il problema! Non l’alternativa o la soluzione…

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  2. 30 Km ORA, ma se in quelle vie non si va nemmeno a 10 km ora come possono pensare di andare a 30?

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  3. Certo, dopo che hanno ristretto e chiuso una marea di strade, evviva che il traffico aumenta.
    Bravi

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  4. Ma come? È tutte quelle manifestazioni proprio sulla mobilità di qualche mese fa? Solo sfilate e strette di mani come al solito.?

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  5. Vanno abolite le isole pedonali e le piste ciclabili.
    E la Terra è piatta.

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  6. Mentre il resto del mondo progredisce (vedi Parigi, Bruxelles, e tante altre città europee dove la zona 30 esiste da anni e si estende sempre più a tappeto nelle vie cittadine) a Messina, i “messinesi doc” (forse è il caso di ufficializzare il neologismo), quelli che “vogliono che tutto cambia perchè nulla cambi” si scaldano e provano a riconoscersi in gruppi di resistenza (no isola pedonale, no zona 30, no pista ciclabile). Ma siamo veramente in un mondo al contrario!!!

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  7. Questa citta è invivibile non per i limiti di velocità per le isole pedonali ma per il modo di guidare di automobilisti, ciclisti, motociclisti e anche per i pedoni folli che fanno cose pazzesche. Uscire di casa è diventata un’avventura. Abbandonerò l’auto ma solo perché ogni giorno rischi di mettere sotto qualcuno che ti sguscia all’improvviso da tutte le parti e sono sempre guai per l’automobilista. Non è il sindaco con i suoi provvedimenti, siamo noi cittadini che impazziamo quando siamo sulla strada sotto tutte le vesti.

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  8. La viabilità a Messina è diventata una bolgia infernale 😱…. restringere strade,creare parcheggi a pagamento in ogni dove,mettere dissuasori dappertutto,chiudere arterie,non porterà, né “costringerà “i cittadini a lasciare la macchina per altri mezzi con cui spostarsi per decongestionare il traffico urbano…..nelle ore di punta, concomitanti con l’ uscita dei ragazzi dalla scuola,nelle strade, è un caos generale e si rimane paralizzati in lunghe code senza via alternativa in grado di fare defluire la circolazione……capisco che c erano fondi da spendere per progetti di eco mobilità sostenibile ,ma a Messina sono stati spesi male e inutilmente, perché non si è tenuto conto della condizione effettiva del territorio e di chi ci abita. …guardavo l’ altra mattina le piste ciclabili ampie desolatamente vuote ,che cozzavano con la misera strada rimasta dissestata e per giunta a doppia corsia lasciata alle macchine😱 …..per non parlare del progetto Foresta Me su spazi già esigui, e non tenendo conto della noncuranza dell’ amministrazione a gestire gli spazi verdi, visto quelli esistenti andati persi.😤….progetti ideati,e creati in città che hanno portato disagi notevoli ,e malumori generali ai cittadini ,e reso ancora più indisciplinati ed esauriti, purtroppo, gli automobilisti che strombazzano e urlano a più non posso ,appena rallenti ,per gli ingorghi che si creano😱….. in quei momenti, altro che lasciare la macchina per il bus,bici, o monopattino🙄….l’ unica cosa per cui io lascerei volentieri la macchina è,
    per un paio di ali per volare via….un paio d’ ali ,ideali pure per poter ammirare Messina,che rimane bellissima dall’ alto ,ma continua
    a rimanere bruttissima per come si vede dal basso.

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