La rassegna teatrale, con la direzione artistica di Roberto Zorn Bonaventura, partirà il prossimo venerdì con "Maradona è meglio di Pelè"
MESSINA – Prenderà il via venerdì 13 alle 18.45 alla tenuta Capo Rasocolmo “Promontorio Nord”, la rassegna teatrale, con la direzione artistica di Roberto Zorn Bonaventura, legata al Capo Rasocolmo Summer Fest 2021. Tre gli appuntamenti previsti nell’ambito della rassegna, giunta alla sua quinta edizione, che vedrà alternarsi sul palco nel boschetto a picco sul mare, artisti che proporranno i loro spettacoli al tramonto prevalentemente senza l’ausilio di luci o impianti di amplificazione. Una scelta “ecologica” che è stata sempre molto apprezzata dal pubblico e dagli artisti, per la possibilità unica di seguire lo spettacolo in modo intimo e naturale.
Ad aprire la rassegna, il ritorno di Giovanni Gionni Boncoddo con lo spettacolo “Maradona è meglio di Pelè”. In scena Damiano Boncoddo e Vincenzo Cambria con le musiche dal vivo di Emanuele Bono. “È un’accozzaglia di appunti, di confessioni, e manca di una vera struttura teatrale – dice Boncoddo – è semplicemente una testimonianza della rottura del tempo in cui viviamo. Scrivere questo testo non è stato per me come scrivere della perfezione calcistica di Diego Armando Maradona, che tutti abbiamo già riconosciuto come sublime, ma piuttosto come scrivere del processo veramente sublime della natura di Diego Armando Maradona che ha il diritto di essere eternamente ricordato e apertamente discusso”.
Quest’anno poi la direzione artistica ha voluto coinvolgere artisti del territorio che stanno confermando le proprie capacità in ambito nazionale, come Luca D’Arrigo e Adriana Mangano, che proporranno, mercoledì 18, un lavoro frutto del progetto, “Eterno Ritorno”, già tra i vincitori del concorso “L’essenziale è invisibile agli occhi” del TACT Festival 2020. Una produzione Nutrimenti Terrestri.
Per finire, lunedì 23, “Lu cuntu nun metti tempu” di e con Gianfranco Quero che, insieme ai musicisti Katia Pesti, Giancarlo Parisi e Federica Mandaliti, propone uno spettacolo incentrato sulla narrazione di alcune fiabe di Gonzenbach, rilette da Vincenzo Consolo. Storie rappresentative degli usi, dei costumi, della Fantasia del popolo siciliano, accompagnate con musiche originali che richiamano sonorità ancestrali e magiche.