La Camera di commercio ha diffuso il report sul secondo trimestre 2021 relativo agli effetti della pandemia sull'imprenditoria. Quasi 8mila i posti di lavoro persi
Nel secondo trimestre del 2021 la provincia di Messina ha perso altri 7mila 858 posti di lavoro, 6mila 588 in meno rispetto ai primi tre mesi del 2021. Un dato preoccupante che riguarda quasi tutti i settori, spiega la Camera di Commercio di Messina, che ha diffuso il report con i dati relativi alle imprese: ben 122 attività hanno chiuso in tre mesi. Un dato negativo che coinvolge le attività di alloggio e ristorazione, agricoltura, pesca e commercio, spiega il presidente Ivo Blandina.
Blandina: “Un disastro annunciato”
691 le nuove iscrizioni di imprese alla Camera di Commercio, contro 569 cessazioni di imprese, per un saldo positivo di 122 unità che farebbe ben sperare se non fosse per i quasi 6mila posti di lavoro in meno rispetto a soltanto pochi mesi fa.”Un disastro annunciato”, ha commento il presidente della Camera di commercio Ivo Blandina, sottolineando che “le misure introdotte per il contenimento degli effetti della crisi sono state insufficienti, inadatte e intempestive. Inevitabili i riflessi disastrosi, anche sul piano occupazionale”.
Un vero e proprio processo di desertificazione secondo Blandina, che è “sempre più lampante” e passa da settori in ginocchio come quello del turismo e della ristorazione, senza dimenticare il commercio. Il riflesso è presto detto: “è presumibile che la povertà tra le famiglie cresca e si manifesti un grave disagio sociale. Speriamo di raccogliere dati confortanti dalla stagione turistica in corso. Sullo sfondo, resta sempre l’andamento della pandemia, la campagna vaccinale e la tenuta del sistema nel suo complesso”.
2mila 604 posti di lavoro solo nel comune messinese in un anno
Nel solo comune messinese, rispetto al secondo trimestre 2020, i posti di lavoro persi sono stati 2mila 604. Il campione provinciale di oltre 30mila imprese porta alla registrazione di “variazioni negative nell’andamento degli addetti del meno 9%”, spiega Paola Sabella, segretaria generale della Camera di commercio. Un quadro critico, su cui preme ulteriormente l’incertezza nell’evoluzione della pandemia e da cui si spera di poter presto uscire.
minchia sempri a cuppa du guvernu ladru………..non fate ridere