I consiglieri comunali confermano la linea di chiusura e mandano deserta anche la terza chiamata. In aula soltanto in 6.
La terza chiamata del consiglio comunale con all’ordine del giorno la relazione sul terzo anno di attività dell’amministrazione va come da copione: i consiglieri comunali che ieri pomeriggio hanno lasciato l’aula facendo cadere in segno di protesta il numero legale non si sono presentati. De Luca si è lanciato perciò nelle sue amate dirette social, dopo aver dato dei “disertori” ai consiglieri.
Se fosse un incontro di boxe, De Luca Vs consiglio comunale, round 3, non sarebbe il più emozionante né il più caotico. Come prevedibile.
A mezz’ora dalla scadenza termine delle 18, alle 17.30, il sindaco Cateno De Luca ha allora aperto una lunga diretta sui propri canali social in cui ha prima mostrato i posti vuoti e poi letto il regolamento riguardante i gettoni di presenza. “Ieri si è aperta la seduta, è durata 9 minuti e se ne sono andati. È venuto meno il numero legale, a distanza di un’ora è ripresa e poi si è chiusa. Ma facciamo questo esempio: 9 minuti della prima seduta + 1 della seconda è quanto è durato ieri. I due terzi sono 6 minuti e mezzo, significa che ieri tutti quelli che hanno partecipato alla prima chiamata maturano il gettone di presenza”.
Il sindaco ha poi continuato: “È la seconda volta che succede, la prima è stata l’anno scorso quando ancora votavano tutto ed eravamo d’amore e d’accordo. Ora nella mia stanza c’è il divieto d’accesso agli ‘asini volanti’, basta: ecco la verità. È la seconda volta che il consiglio viola la legge che prevede che ogni anno si discuta la relazione. Siccome il sindaco li ha mandati a quel paese abbandonano i lavori, guardate voi che alibi. Ogni volta che succedono queste cose paghiamo i dipendenti, rimborsiamo i datori di lavoro dei consiglieri, paghiamo, paghiamo. Sapete quanto ci è costata la giornata di ieri? 3mila euro circa”. Molti gli attacchi al presidente Cardile e ai consiglieri, chiamati anche “disertori”, durante minuti che, sulla carta, sarebbero dovuti essere destinati al consiglio stesso.
Solo sei i consiglieri presenti: Cipolla, De Leo, Giannetto, Pergolizzi, Mangano e La Paglia. Numero legale ovviamente non valido e sessione chiusa alle ore 18.00. “Ecco come si chiude questa triste storia”, ha chiosato De Luca in diretta social.
Farneticazioni!
Reciti il mea culpa per tutte le angherie che ha inflitto al Consiglio Comunale di questa sventurata città.
Gli insulti e le male parole le riservi ai suoi che, solo per essergli vicini, si qualificano. Linguaggio di bassifondi che più sporco non può essere.
A questo punto visto che i consiglieri comunali in maggioranza numerica non hanno l’intenzione di esercitare il loro mandato conferitogli dai cittadini messinesi, invito S.E il Prefetto a sciogliere il Consiglio Comunale e far si che il Cittadino messinese possa conferire il suo mandato di rappresentanza a chi ha voglia e amore di rappresentare il volere popolare nell’aula del consiglio comunale, altrimenti si rischia lo scatafascio in nome dell’orgoglio personale della maggioranza dei consiglieri che ricordo eletti per rappresentare i cittadini messinesi e non per curare il proprio orgoglio personale.
Farneticazioni, angherie, mea culpa, insulti? Però bravi a incassare il gettone di presenza.
quando te ne vai è sempre tardi
Una città come Messina con la sua storia ed i suoi protagonisti quali il Rettore Pugliatti e tutta la scuola giuridica messinese,l’ on. Martino,Fulci tanti altri ,non merita un sindaco di tale volgarità.Di lui ne abbiamo fin sopra i capelli.
Vada a fare il sindaco a Fiumedinisi se ancora lo vogliono.
..ma piantala…di certo accostare i nomi che hai detto tu a GENOVESE BUZZANCA ACCORINTI e tutto dire……chissà chi fa più figura….ahah ahah patetici.
Ciò’ che dice il Sindaco nelle sue dirette Facebook e’ falso, i consiglieri comunali hanno rinunciato al gettone di presenza e il Presidente de Consiglio Comunale non percepisce lo stipendio dal Patronato di cui è dipendente. Penso che lui lo sappia benissimo, ma gli fa comodo mistificare la verità perché sa Benissimo che chi segue le sue dirette non controlla poi le smentite. Sbatti il mostro in prima pagina funziona sempre.