"L'incuria e il degrado dipendono anche dai cittadini che non protestano"

“L’incuria e il degrado dipendono anche dai cittadini che non protestano”

Emanuele Ferrara da Prato

“L’incuria e il degrado dipendono anche dai cittadini che non protestano”

lunedì 28 Maggio 2012 - 17:34

Il signor Ferrara descrive lo stato di abbandono di molte strade, aree, interi quartieri della città, la scarsa attenzione alla manutenzione e si sofferma sul fatto che troppo spesso all'incapacità di chi amministra fa da contraltare l'indifferenza dei cittadini che non protestano

se giriamo a piedi la città e ci allontaniamo un po’ dal centro cittadino, notiamo l’assoluto abbandono di molti luoghi, e la completa assenza di manutenzione nelle strade, nelle aiuole, nei tobini, nei marciapiedi e in tutto ciò che dovrebbe essere curato come patrimonio pubblico dei cittadini. In alcuni posti, le chiome degli alberi sfiorano i marciapiedi a tal punto da impedire il passaggio pedonale con erbacce, fogliame mai raccolto, e rami secchi che fanno da contorno ai tronchi degli alberi non adeguatamente curati e potati. Più volte qualche cittadino più sensibile a questi temi ha richiesto all’assessorato all’ambiente interventi di potatura e scerbatura, senza tuttavia mai ottenere per adesso alcun risultato apprezzabile. Per non parlare poi delle buche che in certe strade appaiono delle vere e proprie voragini, che mettono a repentaglio la sicurezza delle persone. Ma è mai possibile che nessuno protesti adeguatamente per simili inadempienze? E la cosiddetta società civile, i commercianti, le associazioni culturali, gli abitanti delle zone interessate, perchè non si fanno sentire? Perchè non denunciano? Perchè non si organizzano? E i quartieri che ci stanno a fare? E i partiti cosa fanno? Possibile che nessuno intervenga?
Queste gravi mancanze in una città come Messina, dovrebbero essere affrontate con la giusta tempestività, facendo intervenire gli addetti ai servizi comunali e provinciali su tutto il territorio, al fine di limitarne i disagi. Invece, nessuno se ne lamenta! E che dire del trasporto pubblico quasi inesistente, di modesta qualità e in eterna agonia? E delle costruzioni abusive che hanno limitato l’accesso al mare in alcuni tratti di spiaggia del tutto impraticabili, inquinate dagli scarichi fognari o utilizzate come discariche di rifiuti di ogni genere? Sicuramente, il degrado e lo svulippo di una città non dipendono dal caso, ma dalla qualità dei propri cittadini e dalla competenza dei suoi amministratori. Ma l’indifferenza e il qualunquismo che ci hanno sempre contraddistinto, hanno finito spesso per avvantaggiare i potenti, relegando le masse bisognose alla precarietà eterna, sempre in attesa di qualsosa che non arriverà mai! Quante volte i messinesi si sono sentiti offrire in campagna elettorale, un posto di lavoro, un sussidio, una casa popolare, un condono edilizio, o una pensione d’invalidità? Quasi sempre! Avranno capito i miei concittadini che bisogna necessariamente “spezzare” il sistema clientelare che opprime la città? Spero tanto che la bandiera della protesta legittima e sacrosanta, possa essere alzata dai figli più illuninati, dagli intellettuali, dai giovani studenti, dai disoccupati, dai precari, dalle donne e dagli uomini di buona volontà, nella consapevolezza che la rinascita civile, morale e culturale della nostra città, non può più essere rimandata. Un cordiale saluto

Emanuele Ferrara

3 commenti

  1. perfetto e d’accordo_.Ma mi chiedo anche io perchè messina si è ridotta a cloaca? L’unica risposta che so darmi è che il Buddace è un pesce cornuto e contento,altrimenti farebbe come Palermo,Gernova,Parma,Milano,Cagliari e via dicendo; butterebbe a mare i pescecani.

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  2. Basta fare un giro per le strade del centro per avere conto di quale sia il reale valore che il cittadino messinese assegna al decoro urbano ed alla pulizia della propria città.
    Giusto ieri sul marciapiede che costeggia il tribunale sulla via Porta Imperiale (pieno centro città) ho incontrato due coppie di anziani turisti presumibilmente americani che guardavano divertiti e fotografavano le cacche di cane in bella mostra sul marciapiede (mi sono vergognato).
    Cosa possono pretendere i cittadini messinesi dagli “altri” se non riescono a capire di essere essi stessi “gli altri”?

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  3. liliana parisi 29 Maggio 2012 16:04

    Secondo me,impegnarsi a protestare per cambiare le cose non fa parte del DNA della maggior parte dei messinesi; e chi lo fa viene guardato con sospetto e poca simpatia perchè considerato un “rompiscatole”.E’ invece molto diffusa l’abitudine a lamentarsi sterilmente,unita alla sfiducia che si possano cambiare le cose.E così il degrado regna sovrano!

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