Anche il Residence Poggio dei Pini di San Michele è senz'acqua

Anche il Residence Poggio dei Pini di San Michele è senz’acqua

Gigi Giacobbe

Anche il Residence Poggio dei Pini di San Michele è senz’acqua

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sabato 31 Agosto 2013 - 17:25

I centralini dell'AMAM non rispondono e i cittadini di San Michele non sanno a chi rivolgersi per la mancanza di acqua.

Non è solo la Contrada Macchia di Zafferia a non avere l’acqua ma anche il Residence Poggio dei Pini di San Michele, giusto ad uno schioppo da quel palazzetto che fa bella mostra di sé e che risponde al nome di AMAM e i cui dirigenti e tecnici dovrebbero provvedere a non far mancare (mai) l’acqua in nessun luogo della città. Quel prezioso liquido che non è arrivato ieri venerdì e neppure oggi sabato 31 agosto. Al centralino 090.3687722 quando qualcuno risponde, ma ieri (sabato) è stato impossibile poter comunicare con qualcuno, ti dicono che l’erogazione è costante e che non c’è nessun guasto. Ma allora dove va a finire l’acqua? C’è una dispersione? Un guasto che non consente di riempiere le vasche del Residence? Un disagio ormai che si ripete già da tre settimane, naturalmente il venerdì, sabato e domenica, quando all’AMAM, con soldi di scommessa, non c’è nessuno che risponda al centralino, mentre i bambini si fanno la cacca addosso e le mamme non hanno l’acqua per poterli lavare, quelle stesse mamme che vorrebbero far funzionare la lavabiancheria e potere smaltire tutto quel po’-po’ di roba che intanto s’è accumulato negli apposti cestini, ricordando pure tutto quel popolo di ‘persone, adulti, ragazzi e anziani che vorrebbero, vivaddio, farsi un bagno o una frugale doccia. Ed ecco allora uscir fuori tutti quei contenitori della scorsa settimana, vaschette, bacili, bidoni di plastica, alcuni ancora gocciolanti, alla ricerca di qualche fontana cittadina e racimolare un po’ d’acqua potabile perché quella povera crista di tua moglie possa far cuocere un po’ di pasta per il pranzo della domenica, che di nomale avrà soltanto la tovaglia di cotone perché tutto il resto, bicchieri, piatti e posate, saranno rigorosamente di plastica o di cartone colorato. Ma si rendono conto questi dispensatori di acqua dell’AMAM cosa significhi per una famiglia la mancanza di acqua? Si può continuare a vivere in queste condizioni nel 2013 e chissà ancora per quanto nel corso di questo terzo millennio in compagnia di questo enorme disagio? Che qualcuno (possibilmente dell’AMAM) risponda per cortesia!!!- Gigi Giacobbe

3 commenti

  1. come da sempre scrivo una delle vergogne intesa come incapacita’ a gestire il servizio e l’Amam che non riesce a garantire un servizio cosi importante 24 su 24 ai cittadini…recentemente hanno detto che si rischia di restare senza’acqua come nel passato poiche’ il fiumefreddo non da piu’ acqua come prima!!Ma dov’e’ l’acqua dell’alcantara o quella della santissima???o perche’ non si utilizzano le risorse idriche presenti nel ns. territorio???Ma questo dobbiamo chiederlo ai ns. cari politici messinesi del passato e del presente………rispondente prego!!!Martino s.MESSINA

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  2. La mancata erogazione dell’acqua verso le autoclavi di Poggio dei Pini sembra ormai diventata una normalità. Durante la settimana e specialmente nei weekend i nostri rubinetti restano all’asciutto con gravi disagi per chi risiede, così come giustamente riportato nell’articolo dal dott. Giacobbe. Secondo me l’AMAM lo fà per ripicca per non aver intascato somme accumulate relative al consumo di acqua, ma qui la storia è piuttosto lunga e contorta (ed anche poco trasparente). Parecchi anni orsono fummo convocati negli uffici dell’AMAM (non quelli attuali) per stipulare contratti di approvvigionamento dell’acqua individuali, cioè con un proprio allaccio e contatore. Ci fù richiesta la somma di circa euro 170,00 (se non erro) pro-capite e la promessa che al più presto avrebbero provveduto. Saranno passati almeno 10-12 anni ma di questi allacci non vi è alcuna traccia. Che fine hanno fatto i soldi e le promesse? Eppure con questa soluzione l’amministrazione poteva intascare i canoni puntualmente, invece di aprire un contenzioso con il condominio per le somme che avanza.
    Sarebbe il caso che il Curatore Fallimentare e l’Amministratore del condominio si facessero sentire presso l’AMAM, per sentire la loro versione su queste stranezze e per riroporre l’idea del contratto individuale.

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  3. Credo che l’ing. xxxxxxxxxxxxxx debba essere rimosso per inadeguatezza al posto che occupa e sostituirlo con un bravo ingegnere idraulico.

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