Messina dice addio a Gaetano Alessandro, il "sindaco" della bontà

Messina dice addio a Gaetano Alessandro, il “sindaco” della bontà

Alessandra Serio

Messina dice addio a Gaetano Alessandro, il “sindaco” della bontà

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lunedì 28 Novembre 2022 - 18:18

Le foto della chiesa di Provinciale gremita per i funerali di Gaetano Alessandro, noto per l'impegno a favore della donazione degli organi

MESSINA – Particolarmente commossi i funerali di Gaetano Alessandro, stasera alla chiesa di Santa Maria del Gesù a Provinciale. Chiesa gremita, le esequie sono durate parecchio e il feretro di Gaetano ha faticato a uscire: tutti ma proprio tutti hanno voluto salutarlo. Così Messina ha detto addio all’uomo considerato una vera e propria autorità cittadina della bontà per via del suo instancabile impegno nel volontariato e nella donazione degli organi in particolare.

Così a dirgli addio c’erano i compagni dell’associazione “Donare è vita”, i tanti medici, i rappresentanti delle istituzioni, delle forze dell’Ordine e del sociale che lo hanno conosciuto, i tanti semplici cittadini che attraverso il suo esempio hanno a loro volta imparato il valore della donazione, dell’impegno nel sociale in generale. Tutti si sono stretti intorno al figlio Simone e agli altri familiari. In prima fila anche il sindaco Federico Basile e il gonfalone cittadino.

Così lo hanno ricordato la sorella Alessandra tra le lacrime, padre Bartolo Calderone che ha celebrato i funerali e che per dare testimonianza del suo valore ha letto i tanti messaggi ricevuti in questi giorni, da quel tragico sabato scorso in cui la notizia della sua scomparsa ha attraversato la città.


“Oggi non celebriamo il funerale ma il suo ingresso nella vita eterna, con la vittoria sulla morte di cui Gaetano è stato capace. La nostra comunità, la città sarebbe stata più povera senza Gaetano, lui si spendeva incessantemente per ognuno di noi e noi oggi siamo qui per ringraziarlo. Il suo impegno, la sua testardaggine, il suo non voler fare compromessi, erano il suo rispondere con entusiasmo al richiamo della vita, dopo una lunga sofferenza. Lui era rinato dopo il 2014 grazie a una donazione, era per questo consapevole che non si può sprecare neppure un attimo della propria vita. A volte abbiamo scherzato anche su questo momento. Mi diceva: “Ti riempirò la chiesa, ti ci pagherai il mutuo”, ha raccontato padre Bartolo.

Non scherzava poi così tanto, Gaetano: la parrocchia era affollata, il piazzale antistante anche, un giro di campane a festa e più d’uno scrosciare di applausi lo hanno accompagnato dall’uscita della chiesa fino al vicino cimitero.

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