I controlli sull'avviso di selezione pubblica per la formazione della long list. L'azienda informerà la magistratura
MESSINA – Atm ha proceduto al licenziamento di 3 operatori di esercizio assunti in precedenza con l’Avviso di selezione pubblica per la formazione della Long List. In particolare, sono stati licenziati due dipendenti che avevano ottenuto il posizionamento utile in graduatoria grazie a delle autodichiarazioni con le quali attestavano di aver svolto attività che consentivano l’attribuzione di un punteggio premiale, che, poi, al successivo controllo operato dall’Azienda, si sono rivelate mendaci, poiché gli stessi, in realtà, non avevano mai svolto il servizio così come attestato sotto la propria responsabilità. Un altro dipendente, inoltre, aveva attestato la permanenza in capo allo stesso di tutti i requisiti anche generali per l’assunzione, mentre in realtà nel frattempo era decaduto dalla graduatoria stessa, per il venir meno di un requisito previsto dal bando a pena di decadenza.
L’azienda, ricorrendo tutti i presupposti per il licenziamento per giusta causa, essendo i lavoratori ancora nel corso del periodo di prova, ha ritenuto di risolvere con effetto immediato i rapporti di lavoro in conseguenza della evidente gravità dell’accaduto. Tali lavoratori, con le loro dichiarazioni mendaci, hanno conseguito in loro favore l’assunzione, impedendo a chi ne aveva realmente diritto di poter essere legittimamente assunti all’esito di una selezione pubblica.
Atm provvederà nei prossimi giorni a presentare alla Magistratura un esposto sui fatti accaduti per la verifica dell’eventuale rilevanza penale. L’Azienda tiene ad evidenziare che, nella vicenda, al pari dei lavoratori pretermessi, riveste il ruolo di parte lesa in conseguenza dei comportamenti dei predetti lavoratori in suo danno e porrà in essere tutte le azioni giudiziarie necessarie a tutela della sua immagine e del patrimonio aziendale.
Tranquilli adesso ci penserà il tribunale del lavoro a farli riassumere, in Italia funziona così, neanche se rubi ti possono licenziare.
E il sindacato cosa dice? In particolare quella sigla sindacale che, a parole e tramite questo giornale, ha sempre osteggiato a prescindere l’azienda e l’amministrazione comunale.