Per il giudice sono tutti sospettati di essere coinvolti nel giro di spaccio scoperto a casa di Massimo Famà d'Assisi
Messina – Restano in carcere Massimo Fama d’Assisi, 53 anni, Nunzio Micali (35), Antonino Di Pietro (18) e Antonino Vernuccio (19), fermati dalla Polizia sabato scorso dopo la perquisizione nell’appartamento di Famà, dove gli agenti hanno trovato armi e droga.
I quattro sono comparsi per l’udienza di convalida davanti al giudice Eugenio Fiorentino alla presenza dei difensori, gli avvocati Salvatore e Gianmarco Silvestro, Antonello Scordo e Rosa Guglielmo. Il giudice ha convalidato l’arresto e disposto la custodia cautelare in carcere. Tutti, quindi, almeno sotto il profilo indiziario, sono al momento ritenuti coinvolti nel giro di spaccio.
Il blitz della Polizia
L’irruzione della Squadra Mobile, guidata da Vittorio La Torre, è avvenuta il 14 dicembre scorso. In casa di D’Assisi, trasformata in una vera e propria centrale dello spaccio video sorvegliata come un fortino, i poliziotti hanno trovato e sequestrato hashish, marijuana e cocaina, poi materiale solitamente utilizzato per il confezionamento delle dosi di droga e banconote di vario taglio, che sono state sequestrate insieme alle sostanze stupefacenti perché ritenute frutto dell’attività di spaccio.
In cantina è stata trovata e sequestrata una pistola a gas, a tamburo, con cartuccia esplosa camerata e munizionamento di vario calibro. Secondo l’Accusa anche gli altri tre uomini in casa al momento del blitz sono coinvolti nello spaccio di droga.
Fama d’Assisi non è un nome nuovo alle forze dell’Ordine. Nel 2017 è stato arrestato dai Carabinieri dopo una perquisizione in casa che aveva rivelato armi e droga (foto d’apertura relativa a quell’arresto)