Il marito ha tentato di avvertire la moglie suonando al citofono e gridando: “Carabinieri!”
E’ stato fermato in auto e, durante il controllo, era particolarmente nervoso e preoccupato. I carabinieri di Messina Centro hanno allora deciso di estendere il controllo a casa, a Bisconte. All’arrivo, il 31enne A. M. ha tentato di avvertire la moglie suonando al citofono e gridando: “Carabinieri!”. Sua moglie, la 30enne A. D. F., ha colto l’allarme e lanciato dal balcone un involucro. E’ stato recuperato, conteneva 6 grammi di marijuana e un bilancino di precisione.
Dentro un cassetto della credenza della cucina, poi, c’era una pistola marca Fn, calibro 7,65, con un caricatore con inserite sei cartucce e altri sei proiettili dello stesso calibro. L’arma era provento di furto in abitazione, compiuto a marzo a Faro Superiore.
Trovati e sequestrati anche oltre 7mila 500 euro in contanti, presumibile provento dell’attività di spaccio. In un altro locale in uso all’uomo, adibito ad autolavaggio, trovati altri 10 grammi di marijuana.
I due coniugi messinesi, incensurati, sono stati arrestati per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio, l’uomo anche per detenzione illecita di arma comune da sparo e ricettazione.
Il 31enne è stato condotto presso la camera di sicurezza della caserma, mentre la moglie è stata sottoposta ai domiciliari.
Quindi grande operazione che si riassume in 16 grammi e una pistola…
Hai ragione era meglio che li lasciavano liberi?
Assolutamente no, ma bisogna andare oltre a questi piccoli quantitativi…gira molto di più
tutto questo schifo, perchè non si concede a chi fa uso di droghe leggere di coltivarsele per uso personale (con i dovuti controlli), si riempiono le tasche della mafia e tutti quelli che non sono daccordo, non sono altro che fiancheggiatori della mafia