Messina e Capo Peloro nella poesia di Fabio Strinati

Messina e Capo Peloro nella poesia di Fabio Strinati

Pierluigi Siclari

Messina e Capo Peloro nella poesia di Fabio Strinati

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mercoledì 16 Ottobre 2019 - 07:55

È uscito da pochi giorni Lungo la strada un cammino, il nuovo libro del poeta marchigiano Fabio Strinati, pubblicato con Transeuropa Edizioni. Si tratta di diario di bordo pregno di esperienze visive ed interiori che lo scrittore e poeta di Esanatoglia, provincia di Macerata, scrive quasi di getto durante i suoi numerosi viaggi.

Viaggi che sembrano narrare storie vissute, consumate, prese per mano; viaggi che hanno portato Fabio Strinati anche in Sicilia e Calabria.

Poesia come ribellione

Nato nel 1983, Fabio Strinati si è avvicinato alla poesia quasi come moto di ribellione, come lo stesso autore ci racconta. “Sentivo dentro di me, come un fuoco indiavolato, ed essendo un po’ timido, avevo bisogno di un linguaggio che potesse in qualche modo aiutarmi ad esprimermi in maniera del tutto naturale; un modo di comunicare tutto mio, senza alterazioni né artifici. Questo vale, sia per la lettura, sia per la scrittura, ovvero, due facce della stessa medaglia”.

Strinati ha debuttato nel 2014 con il libro Pensieri nello scrigno. Nelle spighe di grano è il ritmo. Ha pubblicato anche poemetti e aforismi. È presente in diverse riviste e antologie letterarie. Sue poesie sono state tradotte in romeno, in bosniaco, in spagnolo, in albanese, in francese e in inglese, mentre in lingua catalana, è stato tradotto da Carles Duarte i Montserrat, e in lingua croata, dalla poetessa Ljerka Car Matutinovic. È inoltre il direttore della collana poesia per le Edizioni Il Foglio e cura una rubrica poetica dal nome Retroscena sulla rivista trimestrale del Foglio Letterario.

Ogni mio libro è frutto dell’introspezionecontinua Strinati. “Amo studiarmi a fondo, capire cosa c’è dietro ad ogni mio pensiero. Non amo procedimenti distorti, né tantomeno viziati o difformi: preferisco la sana lacuna, piuttosto che il vistuosismo declinato al bello, ma fasullo”.

Diario di bordo

Lungo la strada un cammino è, come anticipato, una sorta di diario di bordo partorito attraverso il respiro e il battito cardiaco di ogni luogo penetrato e poi assorbito, attraverso l’utilizzo parsimonioso dei cinque sensi. Ogni poesia tratteggia con umiltà le percezioni che pian piano si sono nutrite di suoni e colori, trasportati da frequenze poetiche perfettamente sintonizzate con il “qui e ora”. Ogni poesia, tanto assomiglia a una cartolina desiderosa di vivere una vita propria, attraverso la libertà poetica, del nascere fecondo.

All’interno della raccolta, numerosi componimenti dedicati alle regioni Calabria e Sicilia: poesie su Reggio Calabria, Altomonte, Borgia, Cattolica Eraclea, Caltanissetta e Alcamo. Strinati, durante un suo lungo viaggio all’interno della città di Messina, ha scritto alcuni versi del suo libro, definendo Capo Peloro, come: “Luogo intriso di Natura, che alla poesia guarda con amore; luogo d’incontri accesi, tra forbiti mari, eleganti e statuari, Ionio e Tirreno accalorati”.

Con Sicilia e Calabria ho rapporto molto profondo dice ancora Strinati. “Sono due regioni a me molto care, sia sotto l’aspetto artistico, sia sotto l’aspetto affettivo. Il sole che ti penetra dentro, il profumo degli agrumi, sinceri, veritieri…”

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