Non solo lotta alle barriere architettoniche, ma una vera rivoluzione che passa dalla sinergia tra enti: "Messina deve diventare un esempio"
MESSINA – La garante per la disabilità, Tiziana De Maria, è pronta a lavorare per il bene di Messina. Dopo un lungo periodo passato tra burocrazia, elezioni e firme, adesso la dottoressa è pronta a passare all’azione e ha le idee chiare su ciò che serve per partire. La lotta non è soltanto alle barriere architettoniche, ma è una rivoluzione culturale di cui Messina e tutto il suo territorio provinciale hanno bisogno.
De Maria: “Chiederò l’adozione del Peba”
“La prima cosa in assoluto che chiederò – spiega Tiziana De Maria – è l’adozione del Peba, il Piano edilizio per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Introdotto con una legge del 1989 e ribadito con un’altra del 1992, mi sembra proprio che si arrivato il momento di adottarlo, visto che si tratta di un adempimento obbligatorio per i comuni. So che il garante per la disabilità della Regione Siciliana ha già inviato a tutti i sindaci una lettera in cui richiede l’adozione del Peba. Io farò richiesta richiamando proprio questa lettera. Il programma è su 10 anni, ma bisogna porre oggi le fondamenta per uno strumento che darà la svolta a livello architettonico ma soprattutto culturale”.
Tiziana De Maria: “Intelligente rendere la vita agevole a tutti”
L’analisi della garante è generale e passa anche da fatti di attualità. Pochi turisti con disabilità sono in grado di vivere la città durante le proprie vacanze. Tiziana De Maria ci fa un esempio: “Ultimamente c’è stato il caso di un articolo uscito su Repubblica e scritto da una giornalista che lamentava l’inaccessibilità in varie attività commerciali, ma anche nell’albergo in cui ha alloggiato. Ci sono sempre gradini da fare, anche per i negozi, e lei spiegava di aver trovato soltanto un’attività accessibile, perché il marciapiede in maniera quasi naturale diventa una pedana proprio alla porta di questo negozio. Non è solo una questione di sensibilità, occorre guardare anche al risvolto economico. Le persone con disabilità o gli anziani sono anche agenti economici, fanno le vacanze, spendono. Diventa una cosa intelligente dotare un territorio di infrastrutture in grado di rendere la vita agevole a tutti”.
La sinergia tra istituzioni
Cosa serve e da dove partire? Dalla sinergia tra le istituzioni: “Io sono una persona positiva. Proporrò e sarò a disposizione di qualsiasi associazione o singolo che avrà bisogna di interfacciarsi con le istituzioni. Voglio essere un elemento che possa facilitare il dialogo tra l’amministrazione e il mondo associativo legato alla disabilità. Un passo importante – mette in rilievo la garanrte – è stata la firma dell’accordo del Centro Diurno per l’autismo, che è secondo me un risultato importantissimo per la città. In quell’occasione c’erano varie parti coinvolte, il centro neurolesi, il comune, e così via. La cosa fondamentale è proprio la rete, crearla e lavorare tutti insieme. Mi auguro e auspico che si possa generare questa sinergia tra gli enti che agiscono sulle politiche nel campo della disabilità e rendere Messina una città non solo inclusiva, ma un esempio di vivibilità”.
Bravissima Tiziana..Trovo giusto che tutti possano godere di ogni parte della città ovunque.