Partecipazione popolare alla processione e fuochi d'artificio serali
MESSINA – “Umilissima serva di Dio, Madre di Gesù crocifisso, della tribù di Giuda, della stirpe di Davide, salute a tutti i messinesi e Benedizione di Dio Padre Onnipotente”. La città si è affidata ancora una volta alla “sua” Madonna della Lettera. Il rito religioso si è rinnovato con il momento clou, per celebrare la patrona di Messina, della processione.
Come ogni anno, la partecipazione popolare e la presenza delle autorità religiose e civili hanno segnato la giornata. Fino ai fuochi d’artificio delle 23.
Prima dell’avvio, l’arcivescovo Accolla ha benedetto la lampada di San Francesco, che è giunta nelle zone pastorali del territorio diocesano.
La sacra lettera e il valore simbolico della protezione di Messina
Come ha più volte ricordato l’etnoantropologo Sergio Todesco, “a prescindere dalla sua autenticità o meno, la Sacra Lettera ha sempre dato la forza a Messina per superare tutti gli ostacoli che nel corso del tempo l’hanno colpita. A guardarla dal punto di vista antropologico, la Madre della Lettera, in fondo, altra non è che una concretizzazione fisica e storica della divina Gran Madre, garante del ciclo naturale e della vita delle creature”.
Nelle foto la partecipazione all’evento religioso e il sindaco Basile e il comandante Giardina (dalla pagina Fb del primo cittadino).