Il Comune di Naso ha promosso una riunione operativa coi vertici provinciali della Protezione Civile per difendere i Nebrodi dagli incendi. Le immagini dei roghi a Messina e gli altri fronti in provincia
E’ tornata sotto controllo soltanto oggi pomeriggio la situazione a Messina e provincia, stretta nella morsa degli incendi per 24 ore, tra il capoluogo e la provincia tirrenica soprattutto.
In nottata il rogo più grosso, spento nella mattinata di oggi, è quello che ha bruciato le colline dell’Annunziata, spaventando non poco i residenti.
Il fronte delle fiamme si è alzato in pochissimo tempo, bruciando una vasta area di bosco e spostandosi poi sulla macchia mediterranea, fino a quasi a lambire la collina a cavallo tra la galleria san Jachiddu e la cittadella universitaria.
I Vigili del Fuoco hanno lavorato tutta la notte, insieme alla Forestale e ad un canadair. Nel pomeriggio i Pompieri avevano lavorato a pieno ritmo a Pezzolo per domare un altro pericoloso rogo scoppiato a metà mattinata ed oggi sono stati impegnati anche a Faro Superiore per spegnere le fiamme che hanno distrutto le sterpaglie.
Canadair in azione, stamane, anche a Portella Calcatizzo sui Nebrodi, tra Galati Mamertino, Tortorici e Longi dove un vasto rogo ha destato allarme anche per il territorio del Parco ma grazie all’intervento della Forestale è stato domato prima che potesse diventare pericoloso. Una densa colonna di fumo è stata visibile a lungo anche nei paesi del circondario.
Ieri notte invece un vasto incendio ha bruciato un’ampia area di bosco a Montalbano Elicona, tra il centro storico del paese e la frazione Santa Marina. Anche questo è stato domato nel giro di poche ore.
E proprio sui Nebrodi, in particolare a Naso che lo scorso anno ha pagato ai roghi un prezzo altissimo e che quest’anno è stato nuovamente minacciato solo pochi giorni fa, si cerca di correre ai ripari.
Il Comune guidato dal sindaco Gaetano Nanì ha ospitato una riunione programmatica anti incendio a cui hanno partecipato l’ingegnere Vincenzo Andò del comando Vigili del Fuoco di Messina, il dottor Vincenzo Polino commissario del Corpo Forestale, la dottoressa Graziarosa Cammaroto e l’architetto Antonella Paparone del Dipartimento regionale della Protezione civile di Messina.
“Il nostro vasto territorio – ha ammesso il sindaco Nanì – come la storia insegna è purtroppo ad alto rischio incendi. Abbiamo un’infinità di strade comunali, provinciali e statali in zone ricchissime di vegetazione. Manutentarle per l’Ente che rappresento è impossibile, quindi ecco spiegata la vulnerabilità alle fiamme nel periodo estivo. Lo scorso anno ben il 50% del territorio comunale è stato interessato dagli incendi, uno di questi, quello del 3 ottobre, è stato devastante. Domenica scorsa in zona San Giorgio le fiamme, grazie al contributo anche di cittadini, oltre che al pronto intervento di forestale e protezione civile, sono state prontamente bloccate. Con la riunione odierna, già programmata da diverse settimane, puntiamo a fare una sintesi e soprattutto a trovare soluzioni per evitare in futuro il ripetersi di tragedie”.
L’iniziativa del sindaco di Naso, che sarà “riportata” alla Prefetta Cosima Di Stani, è stata accolta positivamente dagli intervenuti che hanno condiviso l’esigenza di presidi e pattugliamenti nelle zone più vulnerabili. Questi, saranno effettuati, su indicazione della Forestale e del comando della Polizia Locale, da volontari che fanno capo alla Protezione Civile. I vigili del fuoco hanno dato disponibilità per effettuare la formazione antincendio, degli operatori che verranno impegnati.
Evidentemente ci sono ancora dei forestali non assunti, che per ingannare il tempo fanno le grigliate.