Messina, ecco cosa devono fare le case di riposo per evitare focolai di coronavirus

Messina, ecco cosa devono fare le case di riposo per evitare focolai di coronavirus

Redazione

Messina, ecco cosa devono fare le case di riposo per evitare focolai di coronavirus

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lunedì 06 Aprile 2020 - 17:29

Un decalogo di regole da rispettare per rafforzare le azioni di prevenzione

Il coordinatore per l’emergenza Covid dell’area metropolitana di Messina, dott. Giuseppe Laganga, ha consegnato alle case di riposo il vademecum che dovranno osservare nell’ambito dell’emergenza coronavirus.

Le strutture escluse dal censimento, che quindi non riceveranno il vademecum, possono inviare una mail all’indirizzo: ente.attuatorecovid@polime.it. Inoltre, sono stati disposti accertamenti per individuare quelle case di riposo che dovessero eventualmente cercare di sottrarsi ai controlli. La misura, che si affianca alle disposizioni ministeriali già introdotte da diverse settimane, tende a rafforzare ulteriormente le azioni di prevenzione.

Il documento è stato redatto dal prof. Giuseppe Nunnari e dal dott. Emmanuele Venanzi Rullo (Università degli Studi di Messina) e dal prof. Bruno Cacopardo e dalla dott.ssa Manuela Ceccarelli (Università degli Studi di Catania).

Si tratta di un decalogo che prevede innanzitutto, all’interno di ciascuna struttura, la nomina di un responsabile del biocontenimento, il quale dovrà sovrintendere a tutte le procedure. Bisognerà, poi, garantire una “tracciabilità” degli operatori sanitari e di tutto il personale, anche attraverso l’effettuazione di tamponi ogni 15 giorni. Gli stessi operatori dovranno essere sottoposti a formazione teorico-pratica riguardante il corretto uso e smaltimento dei dispositivi di protezione individuale, che dovranno utilizzare. Prevista l’effettuazione del tampone ogni 15 giorni pure per gli ospiti. Andranno implementati, poi, l’igiene personale (in particolare il lavaggio delle mani) e la pulizia delle strutture. Divieto assoluto, ovviamente, di visite dall’esterno di parenti e conoscenti (a tal proposito viene incoraggiato l’utilizzo di mezzi informativi come i tablet, al fine di garantire comunque – ad esempio attraverso videochiamate – il contatto tra gli ospiti e i loro familiari). Vietata, infine, l’organizzazione di attività ludiche e ricreative e la somministrazione dei pasti in ambienti comuni.

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