Per i lavori veri e propri mancano ancora alcune autorizzazioni, l'obiettivo è di iniziare a settembre
Chiuso nel 1988, venduto alla Provincia di Messina nel 1991 (per quasi 31 miliardi di lire, oggi rivalutati 32 milioni di euro esclusi interessi), mai più riaperto e abbandonato, rivenduto per 3,5 milioni di euro all’Università di Messina nel 2021, trent’anni dopo. Sarà una residenza per studenti, con 200 posti letto, ovviamente dopo i lavori di ristrutturazione affidati all’impresa Ricciardello per un importo di quasi 8 milioni e mezzo.
Lavori iniziati, almeno la fase propedeutica, col montaggio dei ponteggi all’esterno. All’interno, invece, via alla bonifica, all’eliminazione del degrado accumulato in questi anni. Per quelli veri e propri mancano ancora alcune autorizzazioni per far sì che il progetto diventi definitivo.
L’obiettivo è di iniziare a settembre, cioè fra tre mesi, e finire a gennaio 2024, tra un anno e mezzo.
Ottima e lodevole iniziativa dell’Università e del sempre attivo Magnifico Rettore, ma non mi è chiara solo una cosa: chi ha pagato per l’investimento sbagliato fatto dalla Provincia di Messina nel 1991 e per il disavanzo creatosi tra l’acquisto e la attuale rivendita?? O forse devo chiedere CHI CI HA GUADAGNATO???? È mai stata svolta un’indagine? Ci sono responsabilità da parte di consiglieri e amministratori pubblici? Troppe domande, poche risposte.