104 metri di lunghezza, 18 di larghezza, ma soprattutto meno emissioni e la predisposizione a una propulsione elettrica per viaggi ecosostenibili

Si chiama Sikania la nuova creatura che Bluferries ha oggi inaugurato al Molo Norimberga e che, insieme alla sorella Trinacria, navigherà nello Stretto facendo spola tra Messina e Villa San Giovanni. La nuova nave ha le stesse caratteristiche della gemella a livello tecnico: 104 metri di lunghezza, 18 di larghezza, 4 motori equamente divisi tra poppa e prua. Le differenze, però, arrivano sulle emissioni, abbattute del 50%. “La Trinacria è stata la prima figlia, a cui siamo molto legati. Oggi presentiamo l’evoluzione di quel progetto”, ha dichiarato l’ingegnere Giuseppe Sciumè in qualità di Amministratore delegato di Bluferries, orgoglioso della nuova figlia e, soprattutto, dell’impatto ambientale che avrà grazie a nuove tecnologie.

Una su tutte la possibilità di un vero e proprio “switch”, un cambio di propulsione già predisposto per un futuro fatto di elettrico o gas liquido. Un passaggio che, per uno Stretto meno inquinato e in una società che guarda con sempre maggior interesse alla sostenibilità, appare il punto di forza maggiore della nave. Una Sikania che inoltre, rispetto alla Trinacria, vede aumentare non solo lo spazio riservato ai mezzi al suo interno, ma anche la facilità del processo di carico. Soddisfatta l’amministrazione comunale, rappresentata dall’assessore Dafne Musolino, a cui fanno eco Massimo Morgante, assessore alla viabilità e mobilità di Villa San Giovanni, e Domenica Catalfamo, Assessore alle Infrastrutture, Pianificazione e sviluppo territoriale, Pari opportunità della Regione Calabria.

L’assessore Falcone e il Ponte sullo Stretto

Presente e soddisfatto anche l’assessore alle infrastrutture e alla mobilità Marco Falcone, che dopo aver parlato di rapporto sinergico costante con i comuni sullo Stretto, con la regione Calabria e con Rfi e Bluferries, è tornato a parlare di Ponte sullo Stretto come punto d’arrivo di una strategia di continuità territoriale che vede la Sicilia sempre più protagonista nel Mediterraneo. “Rimaniamo convinti che il ponte sia il punto di traguardo a cui aspirare”, ha affermato Falcone, “e se da un lato con il piano nazionale di ripresa bisogna migliorare il trasporto locale e il materiale rotabile, dall’altro è la grande infrastruttura che può dare nuovo slancio alla nostra regione per far sì che questa non diventi il settentrione d’Africa ma il fulcro del Mediterraneo”. L’assessore ha inoltre specificato che verrà raddoppiata la linea ferroviaria Messina-Catania e che progetti come quello di Sikania servono a migliorare e incrementare il costante rapporto che c’è tra mare, cielo, gomme e ferro.

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