L'area resta abbandonata, i criminali hanno buon gioco
Passa il tempo, non cambia nulla. Lo scenario a Maregrosso è sempre lo stesso: lo Stretto da un lato, tonnellate di rifiuti in spiaggia dall’altro, periodicamente incendiati da delinquenti, ieri l’ultimo episodio.
“Maregrosso, le 17 di un giorno qualunque. Controlli zero, chiacchiere a mille” – scrive Elio Conti Nibali, che ha anche scattato le foto. “Articoli, inchieste, sopralluoghi, promesse, finanziamenti, ma di cosa parliamo? Una sola parola: vergogna”.
Una parte di quell’area è stata sequestrata e ci sono undici indagati, tra cui l’ex sindaco Accorinti e gli ex assessori Ialacqua, De Cola e Pino, ma anche negli ultimi tempi non è cambiato granché, al di là delle buone intenzioni.
Se quelle montagne di rifiuti stanno lì è perché, evidentemente, qualcuno ce li ha portati. E i criminali hanno buon gioco lì dove tutto è abbandonato. Quella strada sarà più frequentata quando sarà pronta la nuova via don Blasco ma ci saranno sempre tanti edifici a fare da barriera di separazione con il mare e a “nascondere” chi ha cattive intenzioni.
Ecco perché la svolta sarebbe il trasferimento di quelle attività nell’area Irsap di Larderia, progetto finanziato con quasi 10 milioni dal Masterplan per la realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria, gli espropri e l’acquisizione delle aree, mentre le aziende dovrebbero sostenere i costi eventuali di realizzazione dei nuovi capannoni a Larderia.
Se l’affaccio a mare fosse liberato da ogni tipo di costruzione, Maregrosso potrebbe diventare la nuova spiaggia del centro città. Ma con le ipotesi abbiamo riempito le nostre pagine negli ultimi anni, in concreto tutto resta fermo.