Per il sindacato, "i lavoratori hanno già pagato un prezzo altissimo"
«Deroghe inaccettabili». Così la Fisascat Cisl di Messina, attraverso il segretario generale Salvatore d’Agostino e il segretario Massimo Sili, definiscono la proposta della società Ergon presentata al Tribunale fallimentare di Messina al termine della scadenza dei due anni di affitto dei circa 42 punti vendita della Gicap da parte della Like Sicilia. «In quella occasione – sottolineano i rappresentanti della Fisascat – l’impegno era la salvaguardia occupazionale di tutto il personale, circa 500 dipendenti, nessuno escluso, a condizione del raggiungimento del 95% di consensi individuali dei lavoratori e delle lavoratrici accettando un parziale e temporaneo congelamento di alcuni indirizzi contrattuali».
La Fisascat, che è stata vicino ai lavoratori sin dall’inizio della vertenza, adesso ritiene contrattualmente inaccettabile la nuova proposta perché «la stessa società Ergon, ritenuta vicino a Gicap, chiede ulteriori deroghe contrattuali a dipendenti che hanno già accettato precedentemente significativi tagli con ingenti sacrifici ed alcuni ancora oggi si trovano posti in ammortizzatori sociali causa Covid 19 con una consistente perdita economica».
La Fisascat Cisl, quindi, chiede agli organi competenti di vigilare la correttezza dell’assetto contrattuale dei lavoratori e delle lavoratrici, della proposta stessa dell’Ergon, «a nostro giudizio inaccettabile – concludono D’Agostino e Sili – confidando in una controproposta da parte della Like Sicilia entro la scadenza naturale d’affitto».