Si apre venerdì 21 giugno all’Università di Messina una due giorni di studio e confronto sul tema delle Malattie Neuromuscolari. Attesi specialisti da tutto il bacino del Nord Africa per un confronto su queste rare patologie che colpiscono circa 4.000 siciliani
Il prossimo 21 giugno si apre a Messina il “North African Neuromuscolar Training Meeting”, una due giorni di studio e confronto sul tema delle Malattie Neuromuscolari con particolare focus sia sulle Miopatie genetiche, (come Distrofie muscolari, Miotonie e Miopatie metaboliche con particolare attenzione alle Glicogenosi) sia sulle forme acquisite (quali ad esempio le Miositi).
Specialisti provenienti da 5 Paesi del Nord Africa, Marocco, Tunisia, Egitto, Libia ed Algeria, e da Malta, si incontreranno dunque a Messina per un aggiornamento e un confronto con alcuni dei massimi esperti italiani e internazionali di queste particolari patologie. Condizioni quasi tutte rare sia ereditarie che acquisite, spesso difficili da diagnosticare, che colpiscono motoneuroni, muscoli scheletrici, nervi periferici e giunzione neuromuscolare.
Tali patologie sono spesso ad andamento progressivo, talvolta particolarmente gravi e invalidanti e, se non identificate e diagnosticate correttamente, possono portare anche a morte precoce. Ad oggi, si può affermare che alcune di queste forme, se diagnosticate tempestivamente, possono essere trattate con successo perché sono disponibili terapie farmacologiche e/o riabilitative efficaci.
“In Italia quasi 50.000 persone sono affette da varie forme di malattie neuromuscolari, circa 4.000 nel solo territorio siciliano – spiega Antonio Toscano, Professore Ordinario di Neurologia del Dipartimento di Neuroscienze dell’Università di Messina, responsabile scientifico dell’evento – per queste malattie uno dei principali problemi è quello della diagnosi precoce, specie per le distrofie muscolari e per alcune forme più rare, come ad esempio la Malattia di Pompe – una patologia muscolare cronica e disabilitante, caratterizzata dal mancato smaltimento del glicogeno muscolare – che oggi può essere trattata anche nelle forme neonatali, ovvero sin dai primi giorni di vita.
L’obiettivo di questa due giorni di formazione, rivolta a neurologi, genetisti e pediatri di tutto il bacino del Nord Africa – prosegue Toscano – è quello di condividere una importante occasione di aggiornamento reciproco, confrontarsi su esperienze vissute, ma soprattutto mettere in campo la nostra expertise per garantire una corretta diagnosi differenziale e una gestione ottimale e tempestiva del paziente neuromuscolare. Inoltre, suscita in noi grande interesse l’idea di poter quanto prima iniziare più stretti rapporti collaborativi e scientifici con i colleghi Nord-africani e Maltesi che presenzieranno a questo convegno”.
L’appuntamento, organizzato dal Dipartimento di Neuroscienze dell’Università di Messina, è reso possibile grazie al contributo educazionale non condizionato di Genzyme, società del Gruppo Sanofi, impegnata nello sviluppo e nella commercializzazione di soluzioni terapeutiche per il trattamento di gravi malattie ancora prive di una risposta clinica adeguata, in particolare Malattie Rare e Sclerosi Multipla.