Operazione della Guardia di Finanza per fatti accaduti in piena pandemia
MESSINA – Un medico e tre operatori sanitari nei guai (ma il giro sembra decisamente più ampio) per il rilascio di green pass falsi in piena pandemia. I finanzieri del Comando provinciale di Messina hanno dato esecuzione ad un’ordinanza emessa dal Gip del locale Tribunale che dispone la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria nei confronti di quattro persone indagate del reato di associazione per delinquere finalizzata alla redazione di false certificazioni di green pass.
Il “sodalizio criminale”
Le Fiamme gialle del Gruppo di Messina hanno scoperto l’esistenza di un sodalizio criminale composto da un medico e tre operatori sanitari che, nel delicato periodo pandemico, avrebbero inserito – avvalendosi degli strumenti di un laboratorio di analisi – la risultanza di falsi tamponi nella piattaforma sanitaria Sirges ottenendo così, mediante portale telematico, i green pass base. Un giro d’affari sicuramente significativo, atteso il documentato utilizzo di tale illecito schema almeno da parte di 132 persone messinesi, con costi variabili per singolo tampone da un minimo di 10 ad un massimo di 20 euro.
L’operazione odierna testimonia come, nonostante la curva pandemica registri ormai dati positivi, fatte salve eventuali recrudescenze future, la soglia di attenzione della Guardia di Finanza e dell’Autorità giudiziaria nell’attività di contrasto alle frodi ed a tutela della salute pubblica sia sempre altissima.
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