Messina, finalmente, dalla parte giusta della storia

Messina, finalmente, dalla parte giusta della storia

Pippo Trimarchi

Messina, finalmente, dalla parte giusta della storia

lunedì 23 Settembre 2024 - 15:30

Un'analisi delle scelte in campo ambientale delle amministrazioni De Luca e Basile

MESSINA – Il cambiamento climatico è una dimensione oggettiva del nostro tempo. Lo dicono gli scienziati, lo dice l’estate siccitosa che abbiamo trascorso. Siamo di fronte a un’emergenza epocale che incide sulla nostra qualità della vita e minaccia il futuro dei nostri figli. Bisogna dunque cambiare prontamente direzione e mettere in atto azioni che rendano ecologicamente sostenibile la nostra organizzazione di vita. Non è un passatempo ideologico è un’esigenza non più rinviabile.

Su questo fronte, l’amministrazione De Luca prima e l’amministrazione Basile poi hanno definito una strategia, di cui si può riconoscere francamente la validità. Lo attesta lo studio condotto dalla A2A ma soprattutto lo testimoniano le scelte concrete e coerenti di questi ultimi anni, in virtù delle quali De Luca e Basile possono, a buona ragione, essere definiti i sindaci più ecologisti che Messina abbia conosciuto.

Per dare corpo a questa valutazione di seguito evidenziamo sinteticamente le assi di intervento che hanno costituito l’ossatura delle politiche ambientali per le quali Messina è entrata nel novero delle città più all’avanguardia in Italia sul tema della sostenibilità.

Trasporto pubblico locale

Sono tangibili e riconosciuti da tutti i progressi compiuti dall’Atm sotto la gestione del suo presidente, Pippo Campagna. Rispetto al passato, che è meglio dimenticare, si è realizzato un cambiamento profondo, ancora in atto, che ha reso il trasporto pubblico locale un’alternativa praticabile all’uso delle auto. Il sensibile aumento del parco mezzi in linea, diversi dei quali ad alimentazione elettrica; l’assunzione di nuovi autisti; l’adozione di soluzioni tecnologiche tese a favorire la fruibilità del servizio; il recupero di diverse vetture del tram; la riqualificazione della linea tranviaria, i cui lavori sono stati aggiudicati in via definitiva a febbraio scorso; sono tutti risultati incoraggianti che lasciano ben sperare anche per il futuro. Naturalmente non tutti i problemi sono stati risolti. Alle volte riemergono criticità alle quali come utenti non ci vogliamo riabituare. Tuttavia, i passi avanti compiuti non si possono negare.

Isola pedonale di viale S.Martino

Bisogna dare atto a Federico Basile di essere stato il primo sindaco in grado di resistere alle pressioni dei commercianti ostili all’isola pedonale di viale S.Martino. Finalmente, le visioni retrograde di alcuni e le preoccupazioni piuttosto prevenute di altri non hanno prevalso. La scelta compiuta è stata mantenuta e ne ha tratto beneficio l’intera cittadinanza. Prossimamente inoltre, si avvieranno lavori finalizzati a migliorare l’assetto e la forma dell’isola pedonale.

Gestione dei rifiuti

La percentuale di raccolta differenziata (57%) colloca Messina nel novero delle città metropolitane più virtuose. La raccolta porta a porta funziona, seppur con qualche momentaneo disservizio, al quale, in genere, si pone abbastanza prontamente rimedio. Bisogna anche dire con soddisfazione che i messinesi stanno facendo la loro parte, adeguandosi con sufficiente disciplina al nuovo sistema. Resta soltanto di prestare un poco più di attenzione nel selezionare i rifiuti per rendere meno difficoltosa la strada verso il fatidico 65% di raccolta differenziata. Da questo punto di vista non aiuta certo l’azione degli incivili che continuano a creare discariche abusive di spazzatura.

Messina non vive l’emergenza rifiuti che coinvolge altre città siciliane

In ogni caso, se a Messina la condizione emergenziale che ancora conoscono altre città siciliane è un lontano ricordo, si deve alla riorganizzazione del sistema messa in atto da Messina Servizi, con la guida di Pippo Lombardo prima e di Maria Grazia Interdonato adesso. Peraltro, anche grazie ad una maggiore efficacia della riscossione, da quest’anno i messinesi hanno visto la bolletta della Tari ridursi del 30%. E ancora di più avrebbero potuto risparmiare se non avessero dovuto sopportare i maggiori oneri determinati dalla dissennata gestione del settore attuata dalla Regione.

Energia pulita e illuminazione pubblica ecosostenibile

Giusto merito va dato al lavoro svolto dall’assessore alle Politiche energetiche, Francesco Caminiti, sul piano dell’innovazione ecologica dei sistemi di illuminazione pubblica e della generazione di energia pulita tramite gli impianti fotovoltaici installati su edifici pubblici. A questo proposito, la relazione del secondo anno di mandato del sindaco Basile nella parte dedicata all’attività di Caminiti rende note informazioni significative.

Con l’uso di lampade a led risparmiato il 30% di consumi elettrici

Con un appalto della durata di sei anni per un valore complessivo di 39,2 Mln. di Euro di cui 6.2 mln. sui fondi Pon Metro, sono stati rinnovati tutti gli impianti di illuminazione della città e dei villaggi, per oltre 28.000 punti luce.

La riduzione della potenza impegnata, grazie all’utilizzo di lampade a led, ha consentito una riduzione dei consumi elettrici sostenuti dal comune pari a circa il 30% che, in termini ambientali, si traduce in minori emissioni di CO2.

Efficientamento energetico nelle scuole

Sempre la relazione del sindaco informa che “prosegue il programma di efficientamento energetico
degli edifici pubblici e degli impianti avviato dall’amministrazione comunale che ha già consentito
una riduzione del 30%, rispetto al 2018, dei consumi di energia elettrica e delle conseguenti emissioni di
CO2. Inoltre “sono stati appaltati e per buona parte ultimati i lavori di efficientamento energetico dei plessi scolastici:

  • Scuola Salvo D’Acquisto – Ditta aggiudicataria: Pangea Consorzio Stabile Scarl che ha offerto il
  • ribasso del 30,2842 %, per un importo contrattuale pari ad € 719.744,05.
  • La Pira2 – Ditta aggiudicataria: Palazzolo costruzioni s.r.l che ha offerto il ribasso del 31,1568
    %, per un importo contrattuale pari ad € 636.264,97
  • Alessandro Manzoni – Ditta aggiudicataria: Consorzio Campale Stabile che ha offerto il ribasso
    del 33,8022 %, per un importo contrattuale pari ad € 872.399,45.
  • Luigi Pirandello – Ditta aggiudicataria: S.a.e. S.r.L- Società Appalti edili che ha offerto il ribasso
    del 33,7472 %, per un importo contrattuale pari ad € 220.090,23.

L’Appalto relativo ai lavori di “Efficientamento energetico Palazzo Zanca” – per un importo complessivo
di € 4.550.000,00 – si attesta con un avanzamento lavori pari a circa l’80%.”

E’ stato,poi, avviato l’iter per la costituzione delle Comunità Energetiche Rinnovabili (C.E.R), strumento individuato dalla normativa nazionale per gestire in forma rinnovata il sistema di incentivi per la produzione di energia da fonti alternative al fossile.

Progetto di mobilità sostenibile

La gestione della mobilità urbana, affidata all’asssessore e vice-sindaco Salvatore Mondello, si è dotata in questi anni di strumenti di programmazione elaborati secondo alcuni fondamentali assi di orientamento: spostare il baricentro del trasporto dal mezzo privato a quello pubblico; realizzare una rete di piste ciclabili che favorisca l’uso delle biciclette, anche in modalità condivisa; rendere sicuri e agevoli gli spostamenti dei pedoni. Il tutto è orientato a muoversi in un quadro che, senza criminalizzare l’uso delle auto, possa favorire una fruizione sostenibile degli spazi pubblici e determinare una sostanziale riduzione dell’inquinamento e una migliore qualità della vita.

I primi due documenti di pianificazione entari in vigore sono stati il Piano parcheggi (2019) e il Piano generale del traffico urbano (2022). A giugno di quest’anno, poi, il Consiglio comunale ha esitato favorevolmente il Piano urbano della mobilità sostenibile proposto dalla Giunta Basile.

Piste ciclabili

La nuova pista ciclabile urbana del centro, che si sviluppa per 6 Km. tra i due poli di Villa Dante e Villa Mazzini, si è aggiunta alla pista ciclabile della litoranea nord che dall’Annunziata arriva a Sant’Agata, per una lunghezza complessiva di 11,160 Km.

La relazione del sindaco informa che “con fondi del Pnrr, sono stati aggiudicati gli appalti per la realizzazione di tre interventi per una lunghezza complessiva di ulteriori 12 Km che dovranno essere ultimati entro il 30/06/2026:
▪ la pista ciclabile urbana del centro denominata “Cairoli – Stazione FS –passeggiata a mare”;
▪ il “sistema integratori mobilità dolce Ganzirri – Torre Faro”;
▪ la pista ciclopedonale Laguna di Capo Peloro.”

Anche quando si aggiungeranno i nuovi percorsi, l’estensione delle pista ciclabili a Messina rimarrà ben lontana da quella che hanno raggiunto altre città italiane, che ne traggono ampi benefici in termini ambientali e di qualità della vita. Tuttavia, non si può sottacere il cambio di passo che sta avvendendo nella nostra città rispetto al passato anche in termini di sicurezza dei percorsi. Oltretutto, la strategia del Comune si sta concretizzando in un contesto d’opinione che manifesta una certa resistenza al cambiamento.

I parcheggi di interscambio

Incentivare il trasporto pubblico tramite l’interscambio col mezzo privato. Questa è la finalità dei tanto discussi parcheggi d’interscambio localizzati in aree paracentrali e periferiche, vicino ai percorsi di bus e tram, per tentare di ridurre l’afflusso di mezzi privati verso il centro città. Alcune di queste strutture sono, inoltre, a ridosso dell’area pedonale di viale S. Martino, che è previsto si estenda sino al viale Europa. In questo modo trovano risposta le obiezioni di coloro che subordinano la realizzazione di spazi pedonali alla creazione di parcheggi e al rafforzamento del sistema di trasporto pubblico.

L’amministrazione comunale è sulla strada giusta. Adesso tocca a noi cittadini

La carrellata che abbiamo condotto sulle iniziative di tipo ambientale, portate a termine o programmate dall’amministrazione De Luca e da quella Basile, consente di affermare che Messina è dalla parte giusta della storia. La strategia delineata e concretizzata consente di ridurre la produzione di gas serra che rappresenta la strada maestra per contenere il disastro climatico di cui avvertiamo la pericolosità. La strada è certamente ancora lunga ma la direzione è quella giusta.

Adesso tocca a noi cittadini fare la nostra parte, cambiando abitudini consolidate e attuando comportamenti che fanno bene all’ambiente e anche alla nostra salute. Camminare e usare mezzi di trasporto alternativi a macchine e moto è consigliato anche dai medici e allunga la vita. Anche smettere di opporsi con motivazioni discutibili alle scelte ambientaliste che si stanno compiendo è un viatico decisivo. Al contrario, bisogna pretendere sempre di più e di meglio dall’amministrazione comunale sul fronte dell’ecologia e di una visione umanistica nell’utilizzo degli spazi pubblici.

27 commenti

  1. Insomma, Messina come Bolzano caro editore e al diavolo quei menagrami del Sole 24 ore che quando stilano la classifica delle città più vivibili mettono Messina al terzultimo posto. Chissà che vedono questi ignorantoni. Crisi idrica? Ma quando mai!!! Sporcizia da tutte le parti e non solo sui Colli!!! È colpa dei cittadini zozzoni!!! Riqualificazione dei bus , comprando un accidenti quelli elettrici e senza dire quanto costa ripararli e smaltire le batterie!!! Un passo in avanti verso il Green Deal!!! Ma , caro editore, quando vedi il tuo paese distrutto e continui a sostenere quei folli irresponsabili che si rendono autori e complici di questo scempio allora tu sei il problema di te stesso. Continuiamo così, con la scusa del cambiamento climatico facciamo i Verdi, ma, caro editore, come lei ben sa, il verde costa un occhio. Non è che è la scusa per fare girare un bel po’ di moneta? Cmq complimenti per l’ articolo, sembra una velina del ventennio.

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  2. Articolo largamente condivisibile, Editore. A cominciare dal titolo.
    Anche Tempostretto è dalla parte non dico giusta ma normale della storia.

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  3. Quindi…va tutto alla grande, signor Trimarchi? L’importante non disturbare questi grandi e capaci amministratori, passati e presenti…muti e trottare! Questo suo articolo mi conferma (ammesso ce ne fosse bisogno) la linea editoriale del suo giornale…complimenti!

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    1. Sig. Fabiano, lei è un commentatore assiduo del nostro giornale. E’ lecito supporre che legga molti degli articoli che pubblichiamo. Se è così, e non ho dubbi che lo sia, avrà notato che Tempostretto non trascura affatto di evidenziare le situazioni critiche in città, senza preoccuparsi di chiamare in causa gli amministratori, quando ce ne sono i presupposti. Prova ne sia il lavoro che questa estate la redazione ha svolto sulla crisi idrica, diventando punto di riferimento di tanti cittadini che soffrivano dei ritardi nella fornitura di acqua. E si tratta solo di un esempio. La linea editoriale del nostro giornale ha, infatti, un fondamentale polo di riferimento: la libertà. Libertà anche di parlare bene di chi amministra quando lo merita. Poi, ovviamente, si può dissentire da ciò che si scrive ma sarebbe opportuno farlo attenendosi il più possibile all’oggettività, senza giudicare apoditticamente. Messina non ha più bisogno di squadre che si contrappongono senza nemmeno ascoltarsi. La nostra città per crescere e uscire dal tunnel della sua crisi ha bisogno di unità seppur nella legittima diversità di opinioni. Non basta unirsi solo il giorno della Vara, bisogna farlo ogni giorno senza considerare chi non la pensa come noi un nemico o un asservito (come ingiustamente fa intendere lei parlando del nostro giornale).

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  4. E allora lascia i comunisti e accodati a de luca, e passeggia felice in 200 metri di strada chiusa

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  5. …mi scusi, Signor Pippo, ma il Suo Monologo ha la consistenza dell’enfasi laddove Lei afferma che la strategia del Comune si sta concretizzando in un contesto d’opinione che manifesta una certa resistenza al cambiamento. Intanto la resistenza è notevole quanto immotivata, supportata da luoghi comuni. Perchè ENFASI ? Perchè Lei glissa su problematiche strettamente connesse con gli obiettivi e le iniziative fin qui realizzate. Quali? L’assenza di una Polizia Municipale, pluridecennale per scelte politiche scellerate che hanno portato al degrado la Città di Messina. 1- il trasporto pubblico deve DEVE contare su percorso alquanto libero dal traffico veicolare, con corsie preferenziali libere, con fermate dei bus accessibili, magari con un sistema di semafori intelligenti -2 il traporto pubblico deve contare su un efficiente sistema di controllo del pagamento – le piste ciclabili resteranno per anni cattedrali nel deserto laddove i messinesi hanno preceduto i politici dotandosi di scooter, che oggi sono una disperazione per il continuo pericolo con cui sono guidati – 3 il sistema di parcheggio è una falla da Titanic gestito nell’incuria assoluta ed anche i parcheggi di scambio (di cui vedremo l’efficacia) si apprestano a fare la stessa fine – 4 le strade e i marciapiedi sono preda delle auto in sosta ed è già una fortuna che siano in sosta – 5 perchè le auto in movimento sono in numero mostruoso e non sembra che ci sia la prospettiva che diminuiscano anche se l’Amministrazione punta sul trasporto pubblico e sulle bici, che peraltro sono lontanissimi dall’essere usati – 6 laddove esiste invece una richiesta di cambiamento che non trova riscontro nell’Amministrazione, ovvero, al di là della riduzione della TARI e dell’incremento della differenziata, la capacità, ma direi anche l’orgoglio, di ripulire questa lurida città, non dimostrando l’Azienda di avere personale, mezzi, denari, ma soprattutto la capacità gestionale che potrebbe acquisire con un breve corso di apprendimento (suggerimento a pagamento)… per non parlare di tutte le attività abusive che si svolgono in ogni strada … ma qui torniamo alla presenza della Polizia Municipale … CAMBIAMENTO ??? certo, ma a tutto campo … non sarà l’isola pedonale a rendere Signora Messina … SI, LO SO ! La precedo … quello che dico è BEN…ALTRISMO !!!

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  6. La storia a volte può essere vista da diverse prospettive, e non tutte sono corrette.

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  7. Questo articolo, se così bonariamente lo si può definire, fa il paio con gli articoli di altrettanto illustri penne, che dicono che l’ alluvione in Emilia Romagna è causa del cambiamento climatico dopo che la cricca governativa non ha speso per niente i soldi stanziati da Roma o li ha spesi male. Quindi a Messina le cose che non vanno bene sarebbe perché la popolazione va meglio educata. Bravo, aspettando il bis che non mancherà visto il servizio permanente effettivo di cui si avvalgono certuni che hanno fatto brutte figure e continuano

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  8. …scusami, Ettore… ma tu conosci Bolzano e la sua Provincia ??? Io ci abito da 62 anni … si sono andato lì a lavorare l’ a Merano !!! adesso da pensionato sono a Messina , diciamo sei mesi all’anno !!! vuoi che ti organizzi Messina come Bolzano ??? va bene, chiedo l’intervento del battaglione corazzato di Laives e scendo con i carri armati, mi faccio prestare una squadra dall’ Azienda Municipalizzata che fa vedere come si raccolgono i rifiuti e come si spazzano strade e marciapiedi, metto in trasferta una decina (bastano) di vigili urbani per tre mesi, e mi faccio dare dalla Provincia di BZ 500 milioni di euro per finanziare l’operazione !!! e se serve portiamo in trasferta l’intero consiglio comunale … per Sindaco va bene Basile, purché non faccia capricci !!!

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  9. Giornale di parte .

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  10. Signor Trimarchi, cosa vuol dire apoditticamente?

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  11. Messina è a un bivio, deve decidere il proprio futuro: O cercare di essere al passo con i tempi o rimanere una città di provincia del profondo sud dove per anni è stata ostaggio del mal governo e dell’indifferenza con il perenne mantra degli ignoranti: non funziona niente, non cambia niente, non c’è futuro, non c’è niente

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  12. … Franco, apodittico era il termine che usava il mio Comandante della Polizia Municipale a Merano !!! vedi siamo sulla buona strada …da apodittico ad essere primi nella valutazione del Sole 24 ore il passo è breve !!!

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  13. Due parole sui criteri di selezione dei dipendenti delle municipalizzate?
    Sulla municipale che sembra sperare di passare inosservata?
    E della pulizia delle strade fatta a mano?
    Una cosa medievale.
    Come provate a pulire casa con lo spazzolino anziché con la scopa.
    Il lavaggio strade?
    La cura del verde?
    Il trasporto pubblico poi per altro oramai più che decoroso non sarà iniziato in epoca Accorinti?
    Ha mai avuto a che fare con alcuni dipendenti delle isole ecologiche?
    Professionisti indiscutibili.
    La sostanza, la struttura portante del comune ovvero la mentalità dei dipendenti e del management non è cambiata secondo me.
    È rimasta lì silente perché sa di essere sotto i riflettori ma in fondo non attende altro che essere dimenticata per potere dare libero scopo al carattere di sempre.

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  14. Innegabilmente Messina ha già scelto. L’ africa è alle porte e non virtualmente.
    Ovviamente qualcuno ci andrà da dio in tutto questo, mentre la plebe annasperà sempre tra desiderio di ingraziarsi i don Rodrigo di turno e quella voglia di pulizia soprattutto morale di cui non c’è neanche l’ ombra. Grazie anche ai sedicenti giornali

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  15. Alcuni commenti mettono in evidenza Bolzano, città che brilla per la sua efficienza. Bolzano è una provincia autonoma, gestisce le sue esigenze e il suo territorio in totale autonomia. Messina al contrario, dipende in tutto o quasi per tutto dalla regione Sicilia. La differenza è notevole. Bolzano progetta e risolve i problemi del suo territorio direttamente. I progetti ed i problemi di Messina passano per la regione e restano abbandonati per anni e anni. A mio personale parere, Messina se diventa provincia autonoma come Bolzano, rinasce in pochissimo tempo.

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  16. Sicuro di essere dalla parte giusta della storia? Mi sembra che la transizione green vada gestita con accuratezza onde evitare che si trasformi in un disastro economico peggio di quello ambientale. Non lo dico io ma la politica internazionale

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  17. Per amore di verità va sottolineato che la sbandierata riduzione del 30% dell’importo della Tari fa seguito all’innalzamento vertiginoso della stessa tari avvenuto negli ultimi anni passati, tanto da farci piazzare ai primi posti delle classifiche italiane, ma i regimi si sa, non amano chi ha la memoria lunga. Paghiamo tanto, paghiamo troppo se relazionato ai servizi. Se i vigili hanno la scusa di essere sotto organico, Messinaservizi non ce l’ha, dato che ha assunto una marea di persone, certamente mal dirette. Quanto alla questione Bolzano dico che già adesso così Messina è un feudo, se fosse “autonoma” sarebbe un regno e la gente per poter campare e mandare a scuola i figli dovrebbe avere in tasca la tessera del partito. Se così vi piace, prendetevi la DeLorean e tornatevene a cent’anni fa.

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  18. Cosa c’entra la storia.
    Qui si pensa di imporre una ideologia.
    E imporre una idea ma sbagliata per la città.
    Servirebbe fare le cose necessaria e utili, non di moda senza utilità.
    Come da tanti detto, Messina è città lunga e collinare. Queste soluzioni non funzionano.
    Anzi, danneggiano traffico e economia.

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  19. Se questa non è ideologia! La stessa ideologia, che in prospettiva, in Europa, ci vorrebbe obbligare a cambiare gli infissi, e ad effettuare altri lavori, senza chiedersi se uno ha i soldi per farlo. Magari anche se l’infisso o il condizionatore funziona bene!
    La politica degli sprechi.
    Invece di vessare i cittadini (ideologia, fanatismo, ignoranza), si vessino le industrie (ecologia, saggezza, buon senso), per obbligarle a produrre mezzi a zero inquinamento (dalle auto ai condizionatori, però sicuri, non che vanno in fiamme alla prima occasione utile, altra deriva ideologica; la sicurezza degli uomini prima di tutto e di tutti!) e contenitori compostabili (dalla fabbrica; al supermercato non devo trovare io, roba non compostabile!).
    Quanto a Messina, in una bella giornata di Settembre su viale san Martino, le piste ciclabili messe lì, belle, vuote! Manco un ciclista per sbaglio c’era! Servivano davvero! Complimenti per gli sprechi!
    Per quanto mi riguarda, gli ultimi 3 sindaci, se ne andassero in villeggiatura in Australia! A ridateci gente del calibro di Bonsignore, a cui Giovanni Paolo II strinse la mano, non per forma, ma per convinzione! Quando andare al centro era un piacere, per prendersi un caffè o altro a un bar! Adesso uno ci deve pensare 4 volte! Minimo. E deve pagare l’extra o andare a piedi! Con la granita o il gelato che si scioglie? Per non parlare dell’acqua! Per favore! Per non parlare di altri acquisti. Io ormai compro in rete quando posso, per evitare questi stress. Quando posso!

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  20. Dai commenti, vedo che il suo articolo sta avendo un successone…si faccia una domanda e si dia una risposta!

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  21. Signori cari, Bolzano è citata perché da parecchio tempo occupa i primi posti nelle classifiche nazionali della qualità di vita. È vero che è un territorio privilegiato, come è vero che Messina e provincia rare volte hanno inciso sui processi decisionali che si svolgono a Palermo. Aggiungi classi politiche egoiste ed ingorde all’ incompetenza attuale ed il gioco è fatto. Inoltre c’è da considerare che ora ci sono i social dove gli attuali politici intrattengono allegramente la folla portandola dove vuole. Non vi imbrodate con voli pindarici o altro. Quando il direttore decanta le lodi dell’ esecutivo pensate a questo con semplicità e poi applicatelo alla vostra vita di tutti i giorni. Questa entrata nella storia come dice Trimarchi, molto onestamente, ha cambiato in meglio la qualità della vostra vita? Basta scendere alla stazione di Messina e farsi un giro a piedi. Se poi prendete la macchina per un giro più vasto, bè, buona fortuna. Ma giustamente inseguiamo il green Deal perché alcuni pifferai lo dicono! Bene così!

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  22. Lo dicono gli scienziati? Quali, quelli corrotti che seguono le orme dei virologi da salotto che hanno portato la popolazione al macello? Se fior di scienziati come il premio nobel per la fisica John F. Clauser vengoo silenziati è logico che passa soltanto il pensiero unico. Siamo un tantinello stufi di essere ostaggio di furfanti prezzolati al soldo del wef che vorrebbero riportarci tre secoli indietro pontificando fesserie dall’alto dei loro jet privati. Hanno creato il consumismo, hanno creato l’obsolescenza programmata e hanno anche il coraggio di blaterare forti dell’appoggio dei media che ormai sono in tutto e per tutto un loro strumento di propaganda.

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  23. Ma come mi sono rinco! Io che pensavo di vivere in una realtà dove l’acqua scarseggia, dove ci sono decine di mini discariche, dove si paga la Tari più alta d’Italia, un sistema di trasporti che privilegia l’asse nord-sud penalizzando i villaggi, dove c’è stata una proliferazione di assunzioni, stipendio di sindaco, assessori e CDA partecipate triplicati! Meno male che c’è lei, editore, a ricordarci che viviamo nel paese del Bengodi.

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  24. Moda Green farà tante vittime e causerà tanti danni oltre a quelli che vediamo già. Una trappola a cui solo menti deboli possono abboccare o lanzichenecchi prezzolati come già avviene.

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  25. francesco garreffa 24 Settembre 2024 10:14

    INUTILE CHE PAARLATE, PARLATE, PARLATE SIETE TUTTI D’ACCORDO CON I POLITICI PER ROVINARE QUESTA CITTA’ PIU’ DI QUANTO L’AVETE ROVINATA. MI RIVOLGO AI COMMERCIANTI DEL VIALE CHIUDETE I NEGOZI DEL VIALE E APRITELI DA UN’ALTRA PARTE FATE DIVENTARE IL VIALE UN DESERTO

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  26. Ho apprezzato l’impegno per potenziare il trasporto pubblico, ma un po’ meno l’eccesso di parcheggi di interscambio.
    Apprezzo le scelte mirate all’ecologia e al riciclo, ma molto meno l’adesione modaiola a politiche “green” deleterie e infide.
    Apprezzo questa Amministrazione, ma rimane il grosso problema di una Polizia Municipale pressoche’ assente, di strade sporchissime, di strisce pedonali quasi invisibili, di “tombe” fiorite abusive e intollerabili su vari punti della citta’, di tombini del tutto ostruiti, di scarsita’ di posteggi non a pagamento, di scivoli per disabili da salire con carrozzelle fuoristrada 4×4, eccetera…e soprattutto di grave carenza di targhe con i nomi delle vie in pieno centro. Mai vista una citta’ senza targhe coi nomi delle strade in ogni angolo e in pieno centro.

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