Bagno di folla ai funerali di Ylenia Bonavera oggi pomeriggio a Messina. Carcere confermato per chi l'ha uccisa con una coltellata
Non c’è stata regola sul distanziamento che ha retto: oggi pomeriggio in tantissimi hanno voluto dire addio ad Ylenia Bonavera, la giovane di 26 anni morta a Catania giovedì scorso. In casa, a Bordonaro, poi nella chiesetta del rione infine dietro il feretro diretto al Cimitero, diverse decine di persone si sono strette intorno la famiglia e la salma della ragazza.
In serata, dopo la messa, dietro l’auto che conteneva il feretro diversi ragazzi con la maglia bianca e l’immagine di Ylenia l’hanno scortata fino al luogo delle esequie, seguiti da decine di persone, auto e motorini che suonavano all’impazzata. Sotto casa a Messina, come a Catania dove risiedeva, sono stati appesi striscioni e deposti fiori.
Intanto Daniela Agata Nicotra, che le ha sferrato la coltellata alla spalla, resta in carcere per omicidio. Lo ha deciso il giudice per le indagini preliminari che ha emesso provvedimento di custodia cautelare in carcere, dopo l’interrogatorio di stamane. La 34enne si era costituita venerdì sera accompagnata dal difensore, l’avvocato Giovanni Chiara, sostenendo di aver usato il coltello contro Ylenia per difendersi dal tentativo di aggressione di lei. L’autopsia intanto ha confermato che è stata proprio la coltellata ad esserle fatale.