Risanamento Messina, il commissario Scurria accoglie l'appello della preside Patanè e avvia il progetto per la realizzazione della scuola per i più piccoli
Messina – Potrebbe vedere la luce l’asilo per i bambini da 0 a 6 anni pensato dalla dirigente scolastica della scuola Albino Luciani Grazia Patanè. Lo spazio c’è, è quello di via Evemero dove le ruspe sono ancora a lavoro per liberare l’area dove sorgeva l’ultima baraccopoli di Fondo Fucile. E dove ora il Commissario per il risanamento Marcello Scurria, accogliendo proprio l’appello della preside, progetta di realizzare la struttura scolastica.
Grazia Patanè aveva lanciato l’appello da nostro giornale, intervenendo nel dibattito sui progetti del Comune di Messina per l’area proprio a ridosso del suo istituto scolastico, dove nel 2022 è stata demolita la baraccopoli più grande e dove Palazzo Zanca ha in mente di realizzare 7 palazzine per ospitare circa 500 persone, un centro sociale e un asilo per 25 bambini nei sottoscala dei condomini, sfruttando i fondi Pinqua.
I desideri dei ragazzi di Fondo Fucile: strade sicure, spazi verdi e un teatro
A sollevare i primi dubbi sul progetto e sul rischio di una nuova Scampia sono stati proprio i ragazzi della scuola, nei temi realizzati durante un progetto concretizzatosi in un baby consiglio di quartiere. Palazzo Zanca, attraverso il vice sindaco Salvatore Mondello, ha spiegato a più riprese che non c’è il rischio di concretizzazione di un nuovo ghetto. Ma le perplessità del territorio rimangono tanto che l’Amministrazione ha aperto uno spiraglio per la revisione dei progetti.
Proprio l’asilo nido nel sottoscala non è piaciuto alla dirigente scolastica, che la trova una collocazione non idonea e che ha sintetizzato quali sono invece i reali bisogni del quartiere in questa intervista.
Sopralluogo a via Evemero
Il progetto della preside è invece piaciuto al Commissario straordinario per il risanamento Marcello Scurria, che ha effettuato un sopralluogo nell’area in via di bonifica in via Evemero. Insieme, hanno sintetizzato le direttrici concrete del progetto che prevede un’ampia struttura in grado di ospitare asilo nido e classi primarie, che sorgerà proprio tra la scuola Albino Luciani e l’istituto superiore Minutoli.
L’impegno del Commissario al Risanamento Scurria
“Cancellate le baracche si possono scrivere nuove pagine per Messina ed una di queste potrebbe essere via Evemero dove sono state completate demolizioni e bonifiche. L’idea è quella di trasformare l’area e restituirla al quartiere con un asilo da zero a 6 anni, un progetto su misura per le esigenze delle famiglie e all’altezza dei sogni degli alunni dell’Albino Luciani che chiedono spazi verdi, giochi, luce, luoghi da vivere”, dichiara proprio il Commissario Scurria.
Per la concretizzazione del progetto servirà il coinvolgimento di tutte le istituzioni, da quelle scolastiche al Comune, competente per le fasce di età dei bimbi più piccoli. Intanto il Commissario che gestisce i fondi per il risanamento a Messina è già a lavoro per la trasformazione dell’area. La struttura, se realizzata, servirebbe anche alle tante famiglie che lavorano nel vicino Policlinico ma soprattutto alle tanti giovani madri della zona.
Quell’auditorium mai realizzato
“Parlando di risanamento sociale – aggiunge Grazia Patanè – avevamo pensato alla realizzazione di un auditorium, da adibire a sala cinema, teatro, spazio ricreativo appunto – che ci avrebbe permesso di organizzare attività di diverso tipo per i ragazzi di questo quartiere. Qui i giovanissimi non hanno praticamente nulla, non ci sono spazi ricreativi né associazioni, non ci sono negozi e neppure sale cinema. Organizzare qualcosa per loro in uno spazio adatto ci permetterebbe di evitare la “transumanza” del sabato sera verso il centro città”.
Pendolarismo che mette a rischio i ragazzi sulle strade e che è alla base di molti episodi di tensione nella gestione della socialità in spazi dove questi giovani a volte non si orientano. Un auditorium a disposizione delle istituzioni scolastiche c’è già, alle spalle del Minutoli. Il progetto però è fermo all’inizio e non è stato ancora ripreso.