La richiesta dei consiglieri comunali D'Angelo, Parisi e Zante
La delibera 56 del Consiglio della VI Municipalità prevede la richiesta di dividere il proprio territorio in due e creare la VII Municipalità. Dovrebbe comprendere le frazioni inserite nella proposta del Comune di Montemare, il cui referendum è stato sempre rinviato: Acqualadrone, Spartà, Castanea, le Masse, Salice, Gesso, Rodia , San Saba, Ortoliuzzo e Pontegallo.
La VI Municipalità resterebbe, invece, da Pace a Tono. Quella attuale ha una superficie di 85 km quadri e 35mila residenti.
“La proposta di deliberazione – ricordano i consiglieri comunali di Forza Italia, Nicoletta D’Angelo, Pierluigi Parisi e Ugo Zante – doveva essere iscritta all’ordine del giorno del Consiglio Comunale entro trenta giorni dalla sua ricezione e doveva essere esaminata e trattata entro i successivi trenta giorni ma non è mai successo”.
Ora i tre consiglieri impegnano “l’Amministrazione Comunale affinché venga predisposta la proposta di istituzione di una nuova Municipalità (7^), che previa approvazione della giunta venga inoltrata al Consiglio per la definitiva adozione finale”.
Stessa richiesta reiterata anche dal consigliere della VI Municipalità, Mario Biancuzzo, che chiede di porre il tema all’ordine del giorno del Consiglio comunale: “In caso di totale assenza di riscontro e di risposte anche a questa richiesta, annuncio che manifesterò incatenandomi presso il
Palazzo Municipale”.
Il decentramento
La delibera 590 del Consiglio comunale, dell’11 dicembre 2019, ha approvato il regolamento per il decentramento funzionale, che attribuisce alle Municipalità funzioni deliberative e gestionali per manutenzioni ordinarie, verde pubblico, cultura, sport e pubblica istruzione. Anche questo “non è mai stato applicato perché non sono state assegnate le risorse necessarie”.
Per questo, D’Angelo, Parisi e Zante esprimono “l’indirizzo politico alla giunta comunale a porre in essere gli atti amministrativi per dare compiuta attuazione al Regolamento per il Decentramento Funzionale assegnando i mezzi necessari: risorse finanziarie e personale per svolgere le funzioni gestionali”.
E naturalmente altri consiglieri , presidenti , vice, tecnici, amici (pardon lavoratori) etc etc
Ma a proposito ma com’è finita con il Comune di Mari e Monti? Al nuovo quesito è stata data risposta? Come si chiameranno i cittadini di Mari e Monti: i maschietti…..”rigatoni” e le femminuccia? “mezzepenne”…..