Realizzato dieci anni fa non è entrato mai in funzione. Ora sarà ampliato e attivato. L'impianto porterà anche alla nascita di una Comunità energetica
La prima Comunità Energetica Rinnovabile e Solidale partirà dalla sede dell’Associazione Lelat, la Lega Lotta Aids e Tossicodipendenza, sita nel rione Mangialupi. L’iniziativa promossa dall’Amministrazione Comunale coinvolgerà oltre all’Associazione anche alcune famiglie di Mangialupi in un più ampio progetto di lotta alla povertà energetica.
I lavori saranno realizzati dalla società Enel X Italia s.r.l. con sede a Roma per un importo complessivo di 59.290 euro, responsabile unico del procedimento l’ing. Salvatore Saglimbeni.
Gli interventi prevedono l’adeguamento e la messa in funzione, sul tetto della struttura dell’impianto esistente di 35 kW, oltre alla realizzazione di un nuovo impianto fotovoltaico da 20 kW in ampliamento a quello già presente. A conclusione dei lavori si procederà a costituire formalmente la Comunità Energetica e, a seguito dell’allaccio alla rete elettrica, l’impianto di circa 56 kW inizierà a produrre energia pulita per circa 80mila kWh annui che verrà distribuita alla Lelat e ad alcune famiglie di Mangialupi che saranno individuate a seguito di Avviso pubblico nell’ambito del progetto di lotta alla povertà energetica.
“Attraverso questi interventi – ha evidenziato l’assessore Francesco Caminiti – la Lelat potrà finalmente utilizzare gli impianti di riscaldamento e di climatizzazione installati nella struttura grazie all’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico, rimasto inutilizzati da circa 10 anni, in attesa dell’attivazione, mai effettuata per problemi di natura amministrativa”.
Finalmente un’opera lodevole per il Risparmio Energetico e la difesa dell’Ambiente. Bisognerebbe dare più spazio e pubblicità a questo tipo di lavori il cui impiego su larga scala, coinvolgendo l’iniziativa privata, potrebbe dare lavoro a molte persone.