L'Autorità Portuale presenta il percorso di condivisione verso il concorso di progettazione
Oggi alle 17.30 l’evento di lancio, il 21 gennaio l’incontro con gli amministratori pubblici, il 28 gennaio quello con enti e operatori portuali, il 4 febbraio con organizzazioni economiche e del lavoro, l’11 febbraio con i cittadini, il 25 febbraio un grande incontro partecipativo con tutti, il 25 marzo l’evento finale di presentazione dei risultati.
E’ questo il cronoprogramma del percorso verso la pubblicazione del concorso di progettazione per la riqualificazione del lungomare Boccetta – Annunziata, soprattutto in vista della chiusura al traffico navale della rada San Francesco. Due chilometri e mezzo di costa da destinare a nuovo lungomare della città, quel lungomare che la città non ha mai avuto se non per i “miseri” 600 metri della storica passeggiata a mare. Ecco, quella passeggiata dovrà continuare fino all’Annunziata e diventare un punto attrattivo della città.
“Tutti i cittadini – ha spiegato Alberto Cena, di Avventura Urbana, società a cui si è rivolta l’Autorità Portuale di Messina – potranno avanzare la propria idea partecipando all’evento di lancio di oggi pomeriggio (già oltre cento iscritti), poi a quelli dell’11 e del 25 febbraio. Oppure potranno farlo anche inviando una proposta in rete sul nuovo sito dedicato, presentato oggi insieme all’intero percorso, o inviando una mail a info@cpwaterfrontmessina.it
Mega: “Restituire fruizione pubblica”
“Un percorso non obbligatorio – ha detto il presidente Mario Mega – ma che abbiamo valutato necessario perché si tratta di un’area per buona parte finora sottratta alla pubblica fruizione, che noi vogliamo restituire ai cittadini. Vogliamo comprendere le loro aspettative per scegliere tra diverse ipotesi progettuali. Il piano regolatore portuale prevede un parco culturale ricreativo da Boccetta a Giostra (cioè passeggiata a mare più fiera, ndr), nautica da diporto intorno alla rada San Francesco, interventi per natura e tempo libero dal Ringo all’Annunziata. Ma sono solo destinazioni da cui partire, il confronto sarà utile per stabilire quali contenuti inserire nel bando, senza nostri condizionamenti”.
La prof. Arena: “Sì a spiaggia urbana e lungomare continuo”
L’Autorità Portuale si è affidata al Dipartimento di Ingegneria dell’Università di Messina per il supporto tecnico scientifico. Il gruppo di lavoro è costituito dalla professoressa Marina Arena e dagli ingegneri Giuseppe Angileri e Francesco Cannata. “Un contesto pregiato ma inaccessibile” – ha detto la professoressa Arena, ricordando il grande valore identitario per i messinesi della passeggiata a mare e della Fiera, oltre al potenziale di sviluppo.
Tra i temi al centro del dibattito mobilità ciclopedonale, ecologia e ripascimento dell’arenile, “per regalare a Messina la spiaggia urbana desiderata da cittadini e turisti, soprattutto quelli che arrivano in crociera”. Poi la nautica da diporto, “per creare economia del mare ma senza interrompere un lungomare continuo”, e il patrimonio turistico-culturale, per creare “ricongiungimento tra città e mare”, sfruttando i poli del Museo e la prevista cittadella della cultura. Infine la salvaguardia e valorizzazione dei rapporti percettivi tra città e mare, per garantire la fruizione visiva del paesaggio dello Stretto. Una fruizione troppo spesso nascosta in città, che è necessario recuperare.
La cortina del porto va riaperta e resa fruibile ai crocieristi e il fronte mare deve dare spazio a tutti coloro vogliano aprire un’attività commerciale,un po’ in stile vecchia palazzata di una volta;ma per fare questo occorre togliere la linea tramviaria,e spostarla in via Garibaldi.
A questo punto si hanno altre due opzioni,a sinistra una via che porta verso il centro città che coduce a Piazza Cairoli e tutto il viale San Martino, in stile Rambla du Barcellona; a destra verso la passeggiata,libera da brutture e barriere architettoniche che porta a un area ex Fiera dove ci sono Stand, un centro commerciale alto,panoramico e moderno,un acquario marino dello Stretto e della mitologia che sia veramente grande;abbellito anche da grandi statue raffiguranti i miti e i mostri della mitologia sparsi lungo il percorso.
E poi tutta la rada San Francesco liberata,bonificata ed attrezzata da negozi,un acquapark,e diving per chi volesse fare immersioni.Il fronte mare del porto deve in sintesi tornare ad essere fruibile,e deve vivere di solo turismo,le aziende e le fabbfiche hanno spazio per andare altrove;il mare deve tornare luogo di piacere e relax;è ora di dire basta con le brutture e l’inquinamento!