Il consigliere comunale chiede l'intervento della Regione e della Prefettura: "L'Aula aveva votato no per ben due volte"
Il Comune di Messina (ma anche la Città Metropolitana) è uscito da Taormina Arte, non risultando quindi tra i soci della Fondazione. Una vicenda che ha visto anche toni piuttosto duri nei rapporti con il consiglio comunale che per ben due volte si è espresso in modo contrario alla mancata adesione alla Fondazione Taormina Arte Sicilia. La prima, nel marzo 2019 e la seconda nel dicembre 2019, con delibera consiliare nr. 576, con la quale si esprimeva contrarietà al “recesso unilaterale della partecipazione del Comune di Messina alla Fondazione Taormina Arte Sicilia”. Nel corso del 2020 la giunta De Luca non ha tenuto in considerazioni le volontà del Consiglio comunale (che su questa materia aveva competenza esclusiva), ma ha tirato dritto sulla strada decisa, quella dell’addio.
Russo: Violata volontà dell’Aula
“A questo punto- scrive il consigliere comunale Pd Alessandro Russo– la materia deve diventare motivo di accertamento dell’Assessorato Regionale Enti Locali e della Prefettura per comprendere se sia corretto dal punto di vista della legittimità che la Giunta agisca in palese violazione di un deliberato di Consiglio, organo competente, ponendo in essere le misure che proprio nella delibera di Consiglio si volevano evitare”.
Taormina Arte: entra Catania?
Russo nei prossimi giorni condividerà l’iniziativa con i Gruppi consiliari per chiedere formale intervento degli Organi competenti anche alla luce di ventilate ipotesi di ingresso in Fondazione Taormina Arte Sicilia della Città Metropolitana di Catania. Il timore espresso a dicembre 2019 dall’Aula era proprio che l’uscita di Messina avrebbe comportato il futuro ingresso di altre realtà più agguerrite, come appunto Catania.
“Miopia politica di De Luca”
“Se davvero finisse così, la miopia e l’incapacità politica della Giunta De Luca emergerebbero in tutta la loro evidenza. Uscire da una Fondazione che, su basi rinnovate, ambisce a diventare motore turistico-culturale dell’intera Regione senza avere un piano alternativo credibile indica l’assoluta mancanza di visione e di prospettiva da parte della Giunta e rischia di condannare Messina all’ulteriore irrilevanza rispetto alle altre città siciliane”.
Per la verità Messina è già irrilevante rispetto a Catania e Palermo in moltissimi altri casi e settori e purtroppo lo era diventata anche all’interno della vecchia TaoArte, ma questa è un’altra storia che ha radici antiche.
Niente paura gente! Ci sarà FiumedinisiArte, un festival intergalattico!
Ma ancora sperano in Di Luca? Cioè una persona che già al mattino appena sveglio non sa quale piede appoggiare per primo a terra figuriamoci a reggere le sorti di una città (??) di 230.000 abitanti. Tutti vediamo le attuali condizioni. Aiuto…..!!! Vogliamo per Messina il peggior sindaco di Bolzano compresi giunta e Consiglio comunale degli ultimi 15 anni….!!