E' stato trovato a casa di un amico e ha detto nervosamente di aver subìto proprio quella mattina il furto dell’auto
In tempi di coronavirus aumentano i tentativi di furto nell’area ferroviaria messinese. Ieri la Polizia Ferroviaria ha arrestato alla Zir un 23enne per il furto di circa 350 kg di rame (per la lunghezza di circa un chilometro) dentro alcuni capannoni dove erano custoditi ricambi e materiale elettrico per le carrozze ferroviarie, dopo che era scattato un allarme antintrusione.
All’arrivo delle Volanti della polizia, il ladro è scappato. In una stradina adiacente, è stata trovata un’auto con le chiavi inserite nel quadro e il portabagagli aperto da cui fuoriuscivano diverse bobine di cavi elettrici con guaina. Dentro c’era anche un cellulare da cui si è risaliti al proprietario, un 23enne noto alle forze dell’ordine.
E’ stato trovato a casa di un amico e ha detto nervosamente di aver subìto proprio quella mattina il furto dell’auto. Indossava vestiti visibilmente più piccoli della sua taglia e fuori stagione.
Il proprietario di casa ha ammesso di aver accolto l’amico in casa, di avergli fornito un cambio d’abito e la possibilità di usare il bagno per lavarsi le mani sporche di grasso. Consegnati i vestiti che indossava l’amico, erano quelli indossati dall’uomo visto fuggire dal capannone.
Il 23enne è stato arrestato e posto ai domiciliari in attesa di rito direttissimo. La refurtiva è stata sequestrata e affidata in custodia giudiziale alle Ferrovie dello Stato Italiane.