La Uil denuncia il rischio chiusura delle prestazioni d'emergenza, anni dopo la battaglia vinta dei messinesi
MESSINA – A rischio chiusura i servizi dell’ospedale Piemonte per i non ricoverati. L’allarme è della Uil, sulla scorta delle dichiarazioni rilasciate dal direttore scientifico dell’Irccs nel corso dell’ultimo incontro. Una ipotesi che il sindacato respinge, ribadendo: “Giù le mani dal Piemonte”.
Ritorno al passato?
“Siamo profondamente preoccupati dalle prospettive del Centro Neurolesi Irccs Messina, secondo le quali l’attività dovrebbe orientarsi esclusivamente alla mission dell’attività di ricerca e conseguentemente eliminare le prestazioni e i servizi a favore di tutta la collettività. Tutto ciò rischia di certificare un nefasto ed inaccettabile ritorno al passato poiché rappresenta la cancellazione, con un colpo di spugna, della volontà della città di Messina e dei suoi cittadini, i quali, alcuni anni or sono, hanno strenuamente combattuto una vertenza memorabile per difendere il presidio di emergenza del centro della città di Messina.”
La battaglia per salvare il presidio sanitario di centro città
Per mantenere in vita l’ospedale Piemonte fu emanata una norma ad hoc: la Legge regionale n. 24
del 9/10/2015. Pertanto, sig. Commissario, Le ribadiamo ancora una volta che la UIL è disponibile a
confrontarsi con spirito e animo costruttivo per migliorare i servizi e l’offerta sanitaria a favore della collettività, ma non sarà mai disponibile a discutere la cancellazione dell’ospedale Piemonte.
Auspichiamo possa rilanciare l’azienda ospedaliera che dirige in un quadro di salvaguardia della sanità pubblica, garantire il benessere lavorativo dei dipendenti e rafforzare le prestazioni assistenziali indispensabili ad offrire una buona sanità a favore dei cittadini utenti. Infine, ci consenta di ricordarLe lo slogan vincente che salvò il nosocomio dalla chiusura certa e che non vorremmo rispolverare, vale a dire: “Giù le mani dall’ospedale, il Piemonte non si tocca”.
Prima si deve realizzare il ponte. Ospedali, sanità, scuola vengono dopo. Non si è capito ancora?
Piemonte importantissimo per il centro città.
Ahi noi, le cose più essenziali, tra cui presidi come gli ospedali e pronto soccorso, sembrano non avere importanza. (Vedasi:
follia strada bloccata viale Europa, che impedisce di snellire il traffico ed arrivare al Piemonte.
Follia strade rimpicciolite, viale San Martino, Via Catania e giù di lì fino al policlinico, dove c’è anche unità pronto intervento per infarto o ictus !
Follia strada per il papardo, rimpicciolita, e anche il Papardo è unità pronto intervento per infarto o ictus !)
Si potrebbero aggiungere altre cose ancora.
Ex: dossi sulla via Garibaldi non a norma, già più volte sottolineato il pericolo al trasportato e al personale ambulanze…che non arrivano sani agli ospedali.