Chiesti interventi precisi a sostegno
“Dai dati Invalsi che abbiamo appena ricevuto, viene fotografata una realtà scolastica per nulla incoraggiante. I due anni di scuola a singhiozzo hanno prodotto danni pesantissimi sul rendimento scolastico. A conseguire il risultato peggiore sono i ragazzi delle Scuole Superiori, che attraverso la Dad hanno manifestato grandi difficoltà di apprendimento. A pagarne il prezzo più alto, com’era prevedibile, sono stati gli studenti disabili”.
Lo dice il coordinatore del tavolo tecnico autismo di Messina, Pino Currò, che ricorda che le associazioni dei familiari avevano chiesto “di trattenere ancora per un anno i nostri ragazzi, iscritti all’ultimo anno delle Scuole Superiori, per aver frequentato le stesse in maniera assolutamente restrittiva ed inappropriata, onde continuare ad assicurare loro un percorso educativo- progettuale che intanto solo la Scuola è in grado di garantire. Gli organi governativi competenti non hanno emesso alcun provvedimento per accogliere tale richiesta. I ragazzi che lasciano le Scuole Superiori e che a causa delle loro ridotte capacità non sono in grado né di proseguire gli studi, né di essere avviati al lavoro o a qualche attività formativa, si ritrovano fuori da qualsiasi progettualità”.
I familiari chiedono che parte dei cospicui fondi europei vengano spesi per interventi precisi a favore della disabilità. “Perché nessuno degli organismi pubblici si fa promotore di iniziative concrete che sappiano affrontare seriamente tali interrogativi drammatici? E’ un problema di “altri” ? O è un problema comune? Abbiamo la netta sensazione che ancora una volta l’accorato appello di tanti genitori e di tante famiglie resterà inascoltato”.