Era un punto di riferimento fondamentale per i musicisti messinesi e non solo. La sua scomparsa, che viene dopo quella di suo fratello Pippo, è difficile da accettare
Melo Mafali e suo fratello Pippo sono stati riferimento musicale importante di un’intera generazione di messinesi. Qualche anno fa un male incurabile ha portato via Pippo. Oggi abbiamo perso anche Melo, sconfitto dal Covid. Un destino inaccettabile che ha unito in cielo due fratelli che hanno praticato musica e amicizia gentile, entrambi a livelli a cui si fa fatica a rinunciare.
Lo testimoniano le dichiarazioni che si vanno succedendo sui social e che qui vogliamo riportare.
“Sono stato colpito duramente da questa drammatica e improvvisa notizia – esordisce Dino Scuderi – riguardante il mio amico di sempre Melo Mafali. Io e suo fratello Pippo abbiamo mosso i primi passi ammirando lui e i suoi colleghi-amici musicisti più grandi di noi. Un grande artista, un pianista di eccellenza. Una stella musicale a cui la città di Messina dovrebbe dedicare un ricordo”.
Giovanni Renzo: “Erano gli anni ’70 quando ci siamo conosciuti, io ero spesso a casa tua, poco più che bambino, a suonare il tuo pianoforte facendo i miei primi passi nel mondo della musica con Pippo.
In quegli anni i modelli erano Rick Wakeman e Keith Emerson, ma io non avevo il coraggio di dirti che il mio vero modello eri tu. Venivamo a sentire le prove dei Mausoleo, io e Pippo, ed io guardavo tutto il tempo le tue dita muoversi agilmente sulle tastiere, e mi chiedevo: ma come fa, io non ci riuscirò mai… Passarono anni e tu mi proponesti di suonare in duo. Io non potevo crederci, era per me il raggiungimento di un obiettivo, suonare come te e con te. Eravamo diversi nello stile, nella tecnica, nei gusti musicali, ma allo stesso tempo uguali perché troppe cose ci legavano.
Per questo ci siamo divertiti a suonare insieme, ogni concerto uno scambio di idee ed emozioni. Grazie, Melo. Ora puoi finalmente suonare ancora con Pippo. E quando sarà il momento verrò ancora a vederti suonare per cercare di capire come facevi”.
Renato Villari: “Eravamo poco più che ragazzini quando ti ho conosciuto grazie ad un altro grande musicista par tuo: Carmelo Catania… Laddove, insieme a Stello Rodilosso ed Antonio Oliva, come nella migliore tradizione del periodo, abbiamo formato una band che suonava alternative rock, ci chiamavamo: “I Mausoleo”. Tutti noi, eravamo consapevoli ed entusiasti della tua immensa bravura che non finiva mai di sbalordirci e quando mi si chiedeva chi fosse il pianista che suonava nella nostra band, con grande fierezza ed immenso orgoglio rispondevo sempre: il grande “Carmelo Mafali” 💖❤️
La Filarmonica Laudamo: “Melo Mafali ci ha lasciato. Pianista, compositore e arrangiatore messinese di smisurato talento, è stato un punto di riferimento assoluto per innumerevoli musicisti e appassionati. Lo ricordiamo, fra le tante cose, anche per il bellissimo concerto dedicato a Keith Emerson, tenuto per la 98ª stagione della Filarmonica Laudamo.