Pioggia di segnalazioni dopo l'articolo di ieri. La fotogallery inviata da Gaia è solo un esempio
MESSINA – L’indignazione e la rabbia di tanti cittadini che ogni giorno convivono con auto parcheggiate in maniera fantasiosa non si placa. Dopo l’articolo di ieri sulla “passeggiata” tra rettorato e Palazzo Zanca, piovono segnalazioni sia nei commenti sul sito e sui social, sia al numero Whatsapp 366.8726275 (qui una delle più eclatanti). A una Messina priva di senso civico se ne contrappone una che non si rassegna e che ancora spera in un cambiamento di mentalità, per quanto difficile possa sembrare da conquistare.
L’amarezza di Gaia
Tra le segnalazioni colpisce quella di Gaia, che dice di essere “di una città ancora più a sud di Messina” ma di vivere in riva allo Stretto ormai da un anno. Uno sfogo, il suo, che ci mostra con gli occhi amareggiati di chi ancora si meraviglia una realtà a cui forse siamo troppo abituati. Ecco cosa scrive:
“Buonasera, vivo a Messina da un anno e vi scrivo per sfogarmi, accodandomi all’articolo di questa mattina in merito ai parcheggi folli. Provengo da una città ancora più a sud rispetto a Messina, eppure mi sembra si trovi anni luce indietro, dal punto di vista civico, rispetto a tantissime città. Da qualche mese ho la fortuna (?) di andare a lavoro a piedi, dal momento che non lavoro molto distante da casa, circa 1 km. Ogni mattina si presenta la stessa situazione: auto parcheggiate ovunque, su marciapiedi, su strisce pedonali, su scivoli per disabili. Ho una corporatura abbastanza esile e riesco a fare la gincana tra i veicoli, rischiando costantemente di essere investita, ma ogni giorno penso: e se fossi in sedia a rotelle? E se mio fratello, mio padre o mia madre fossero in sedia a rotelle? Probabilmente resterebbero a casa. Perché circolare in questa città di incivili è impossibile. Sono fortemente amareggiata”.
Gaia chiede l’intervento delle istituzioni e che aumentino i controlli anche fuori dalle zone di parcheggi a pagamento, dove spesso capita di assistere a comportamenti contro ogni regola: “La zona in questione è a ridosso del viale San Martino – viale Europa, quindi non parliamo di profonda periferia. Allego alcune delle foto che intitolerei: tripudio di ineducazione“. Dal canto suo, il sogno dell’amministrazione Basile e di quella guidata da De Luca prima ancora è quello di un centro città decongestionato da auto e parcheggi. Più volte lo stesso vicesindaco Salvatore Mondello, assessore alla mobilità, ha parlato di una Messina che ha bisogno di una prospettiva nuova e di abituarsi a vivere la città in maniera diversa.
La fotogallery
E la gallery inviata da Gaia purtroppo non stupisce: eccola.
…ma che bella scoperta !!! la domanda è : ma dove vivono i Messinesi ???
Questi incivili sono quelli che quando vanno al Nord ci raccontano che le persone sono civili e rispettose… Poi tornano a Messina e perdono la memoria! A tutti questi incivili oltre alla multa ci vorrebbe il ritiro della patente per almeno 6 mesi!
Incivili è un complimento per queste persone…tante volte ho chiamato la Polizia Municipale per questo motivo e tante volte chi rispondeva diceva che non si può fare niente! Che bisogna scrivere al Sindaco..! Così da poter fare una volta ogni tanto un controllo mirato per sanzionare…Ovviamente una risposta del genere agevola chi si comporta in modo incivile, senza dire cosa penso di chi pronuncia tali risposte…
Della serie …aunni arivu mpizzu u ghiovu.
Aggiungerei anche l’inciviltà e la prepotenza di non fermarsi sulle strisce pedonali mentre i pedoni sono pronti ad attraversare, parcheggi disabili occupati ..da chi non ne ha diritto!! .
Carissima Gaia hai tutto il supporto e la comprensione. Sei una bravissima ragazza ,uniamoci tutti insieme per combattere questa piaga irrispettosa per i cittadini e anche per la città. ( I cittadini fanno la città e non viceversa) e il risultato purtroppo si vede
Mettere dei dissuasori sui bordi delle banchine.
Dovrebbero essere eleganti, non di quelli che dopo pochi mesi sono coperti di ruggine.
Potrebbero contenere degli spazi pubblicitari da concedere a basso costo e magari con l impegno da parte degli sponsor per il mantenimento decoroso degli stessi.