Oggi alla guida della polizia municipale messinese, Stefano Blasco ha maturato un rapporto di stima con il commissario di polizia figlio di Paolo Borsellino
MESSINA – Un’amicizia nata ai tempi del liceo a Palermo per poi ritrovarsi anni dopo a Cefalù. Uno come commissario di polizia; l’altro come comandante della polizia municipale. Un legame che riempie d’orgoglio il comandante Stefano Blasco (nella foto ieri al Comune), insediatosi a maggio a capo dei vigili di Messina. Il commissario si chiama Manfredi Borsellino, ora dirigente di polizia a Mondello, e il suo cognome non passa inosservato. Il padre era il magistrato ucciso dalla mafia Paolo Borsellino.
Manfredi Borsellino era molto giovane in quel lontano 19 luglio 1992, quando il padre e gli agenti di scorta furono dilaniati da una bomba, una Fiat 126 imbottita di tritolo, in via d’Amelio. E ancora attende che si faccia chiarezza su tutti i moventi e le responsabilità della strage mafiosa.
“Un solo obiettivo: lavorare per Messina”
In occasione della proclamazione da parte dell’ufficio centrale, a Palazzo Zanca, del sindaco Federico Basile, il comandante spicca come elemento nuovo nella struttura comunale. Si è insediato lo scorso 20 maggio e si dice convinto di “poter svolgere al meglio il proprio compito in questa importante realtà, facendo tra trait d’union tra il corpo di polizia municipale e la nuova amministrazione. Con un solo obiettivo: lavorare per Messina”.
Quell’amicizia con Manfredi Borsellino, nata ai tempi del liceo
Palermitano, una laurea in Scienze politiche e comandante della polizia municipale di Enna dal 2016, Stefano Blasco ha cominciato la sua attività alla guida dei vigili nel 2000. Prima a Collesano, in provincia di Palermo, e poi nel 2002 a Lipari. Dal 2003 al 2010 a Cefalù; dal 2010 al 2016 di nuovo a Lipari, per poi approdare al Comune di Enna. A Cefalù il suo percorso professionale si è intrecciato con un commissario di polizia dal cognome importante: Manfredi Borsellino.
Quando, nel 2010, Blasco lasciò il comando della polizia muncipale a Cefalù, il dirigente di polizia gli dedicò una lettera pubblica (la nota è stata pubblicata dalla testata online La Voce Web): “Ho conosciuto Stefano Blasco ai tempi del liceo. Per diversi anni ci siamo persi di vista per poi ritrovarci insieme a partecipare alle preselezioni di un concorso pubblico. Da allora, seppure saltuariamente, ci aggiornavamo sui nostri percorsi professionali fino a quando le nostre strade si sono incrociate. Non faccio mistero del fatto che quando giunsi a Cefalù, per assumere la direzione del locale commissariato, conoscevo solo lui, “il” comandante dei vigili urbani, che tuttavia per me era (e rimarrà sempre) soltanto l’amico e concittadino Stefano”.
“Due palermitani accomunati dagli stessi valori”
“La circostanza che due palermitani come noi, per giunta accomunati dagli stessi valori – scrive Manfredi Borsellino – si trovassero come per incanto a lavorare nella stessa città, attenuò subito i disagi inevitabili cui andavo incontro per la lontananza da casa e dai miei affetti. Mi sembra davvero superfluo in questa sede evidenziare l’importanza, il ruolo, l’esempio che per me ha rappresentato Stefano Blasco. Chi scrive poco o nulla sarebbe riuscito a fare nella sua qualità di dirigente del locale commissariato senza il prezioso e brillante contributo, direi anche senza gli stessi consigli o suggerimenti, del dottor Blasco”. “Con lui accanto – rileva il commissario – tutto è risultato più facile: dai rapporti con le istituzioni cittadine alle problematiche di ordine pubblico, dalle operazioni di polizia giudiziaria (molte delle quali condivise e realizzate insieme) alle emergenze sociali che spesso nel nostro lavoro ci troviamo a fronteggiare impropriamente per una non sempre attenta azione dei nostri rappresentanti politico/istituzionali”.
Il comandante: “Le parole di Borsellino un costante punto di riferimento in un lavoro delicato”
A sua volta, il neo comandante della polizia municipale di Messina definisce “il commissario Manfredi Borsellino un esempio di competenza, dedizione, senso dello Stato, da uomo delle istituzioni, umiltà e discrezione”. Per Blasco, le parole del dirigente rappresentano motivo d’orgoglio. Un faro, un punto di riferimento nell’approccio a un lavoro delicato, “in cui contano l’efficacia delle sanzioni e l’attenzione generale al territorio e alle sue esigenze”.
Manfredi Borsellino: “Trasparenza, onestà e rettitudine morale le sue caratteristiche”
Per il dirigente di polizia, Stefano Blasco è “una gran persona perbene. Come gli ho anche scritto privatamente, un uomo tutto di un pezzo, che “si è fatto da solo”. E per ciò stesso, nel suo lavoro, come del resto nella vita – osserva il commissario – è libero di decidere e può camminare a testa alta. Gli auguro di continuare a svolgere il suo lavoro con la trasparenza, l’onestà e la rettitudine morale che gli sono propri”.
Ho inviato 2 Email per segnalare il caos ecc. NON MI HA RISPOSTO, l’inizio non è dei migliori, speriamo che si renda conto e dia risposte ai cittadini.
A me basterebbe che facesse multare le auto sulle strisce pedonali e agli angoli dei marciapiede
beh, diciamo che l’attività della Polizia Municipale è molto più varia, ma comunque vale sempre il detto: scio nihil scire
Attività? Finora non ce ne siamo accorti. Forse Franco da emigrato è un vigile attivo.
In realtò non lo sono, però leggo e mi informo: questa si che è un’attività che altri dovrebbero fare!