Rinviata a domani, invece, la decisione su Messina Servizi e Amam
MESSINA – Doveva essere il giorno dell’approvazione da parte del Consiglio delle delibere sulle modifiche degli statuti delle Partecipate. Lo è stato soltanto in parte, perché i lavori, in programma per le 11.30 e iniziati circa mezz’ora dopo, hanno vissuto un paio di lunghe sospensioni. L’assenza del segretario generale, Rossana Carrubba, ha portato prima a uno stop di mezz’ora su richiesta del consigliere Giovanni Scavello. Quest’ultimo, poco prima di inoltrarla al presidente Cardile, ha anche dichiarato di aver lasciato la Lega ed essere entrato, attualmente, nel Gruppo misto.
Sì all’Amministratore unico per Atm
Il Consiglio comunale è riuscito comunque ad approvare almeno la proposta di delibera numero 5 relativa alla modifica dello statuto dell’azienda Atm. Il “caso” del momento, relativo alla nomina di un amministratore unico al posto dei Cda che fino ad ora hanno coordinato e gestito le società partecipate, in questo caso l’Azienda trasporti, va verso la strada preventivata dai consiglieri e dal commissario Santoro, a cui spetta la decisione definitiva. 17 i presenti e 15 i voti favorevoli alla modifica, con il Gruppo misto “vicino” a De Luca a lasciare l’aula qualche minuto prima, quando si sono trattate due mozioni sull’Ucraina.
Domani le votazioni su Messina Servizi e Amam
La votazione è arrivata dopo i due sì all’unanimità sulle mozioni pro-Ucraina presentate da Fratelli d’Italia e Pd ed è stata l’ultima del giorno. I lavori, infatti, sono stati aggiornati a domani, sempre alle 11.30, per la caduta del numero legale e per la contemporanea assenza sempre della segretaria Carrubba, impegnata in riunioni importanti a Palazzo Zanca. Toccherà quindi aspettare per capire se il Consiglio voterà favorevolmente anche per la modifica degli statuti di Messina Servizi e Amam. L’intenzione, però, è palese, tanto che il Pd ha presentato già al tavolo di Cardile una mozione in cui chiede al Commissario Santoro l’immediata approvazione della modifica, per tutti e tre gli statuti in caso di votazione positiva.
Poverini il gruppo misto si è offeso che tagliano lo stipendio agli amici del loro padrone. Ora come fanno non possono mangiare. Tanto il popolo paga e non deve domandare quanto costano le partecipate.
Un ” uomo ” solo al comando di un’Azienda? Un ” uomo ” solo a prendere decisioni che comportano decisioni finanziarie – operative e sul personale? Grave errore.
Tutte le più grandi aziende / compagnie di ogni genere e specie a livello nazionale e mondiale hanno un ” Consiglio di Amministrazione “, perchè si sa che è la prassi più logica.
Prepariamoci al peggio per Messina.
Speriamo di non tornare indietro. Ormai siamo abituati a servizi efficienti, specie autobus puntuali e frequenti. Modificare un servizio efficiente, può avere una logica, forse. Tra i tanti problemi, le strade ed il giro, ad esempio, dovrebbero essere priorità. Non si capisce, per primo discutere per modificare quello che funziona. Tutti i commissariamenti mandati dalla regione, che è antimessinese nei fatti, sono stati un’orribile falce per Messina ed i messinesi. Il consiglio comunale è per Messina e gli interessi dei messinesi o per la politica personale????Il commissario ha esordito con parole dure verso Messina, è vero, ci sono dei problemi, ma esistono anche servizi efficienti, tanti progetti da portare avanti. Oppure adesso siamo di nuovo assoggettati alla politica vecchia maniera di scontri che portano a niente, al nulla.
Era logico e conseguenziale , che ciò che non é stato alla portata del Consiglio Comunale nella veste decisionale nelle formulazioni dei C .D .A . delle Partecipate e le Loro Presidenze , venisse nell ‘ immediato reclamata al Commissario , la decadenza di tali Organi . Sarebbe stato un bel finale , se assieme alle dimissioni del Sindaco , la Giunta , si fossero presentati dimissionari tutti i Presidenti delle Partecipate, Sarebbe stata la mossa in sinergia di un programma Politico chiaro , come dire Noi abbiamo fatto bene . Arrivederci !