300 gestori dei locali della ristorazione
“Nessuna movida selvaggia, noi siamo interessati esclusivamente a lavorare seguendo le regole”.
Oltre trecento imprenditori del campo della ristorazione, battezzati “movimento dei tavolini”, hanno deciso di unirsi per gridare a gran voce il disagio e le difficoltà dovute alle conseguenze della pandemia.
“Se verrà confermato che il responsabile di quanto accaduto sia un operatore allora è bene che lo stesso venga sanzionato così come prevede la legge. Ma non è accettabile che in questi casi si tenti di colpevolizzare o omologare il nostro comportamento che invece è basato sull’assoluto rispetto delle norme. Oggi la decisione di riaprire le nostre attività è frutto di un atto di coraggio per provare a restare in piedi nonostante le grandissime restrizioni e cercando in ogni modo di dare dei servizi alla collettività. Non si comprende dunque perché a tali oggettive difficoltà si debba aggiungere un’immotivata azione finalizzata a denigrare e colpevolizzare la quasi totalità degli imprenditori che invece, come è possibile verificare da tutti, hanno un comportamento irreprensibile e fanno sempre il proprio dovere”.
Carenza di controlli.
Vi fossero quelli non ci sarebbero problemi.