Intercetta i bisogni del territorio in materia di contrasto alla violenza sulle donne, ma si propone anche come laboratorio di azioni positive
E’ stato presentato ieri mattina in Commissione Consiliare per i Servizi Sociali del Comune il progetto del Palazzo delle Donne di Messina, che vede il Cirs come Ente capofila. La seduta, in assenza del prof. Bramanti, è stata presieduta dal consigliere Alessandro Russo.
La presidente del Cirs, Maria Celeste Celi, ha illustrato l’iniziativa, che prevede la realizzazione di un polo socio culturale che intercetta i bisogni del territorio in materia di contrasto alla violenza sulle donne, ma si propone anche come laboratorio di azioni positive. Il Palazzo delle Donne sarà inoltre un contenitore di numerosi servizi, tra cui alcuni sono già stati attivati nei locali del Cirs di via Monsignor Bruno.
L’area individuata come sede istituzionale del Palazzo delle Donne è però costituita da uno stabile di proprietà dell’Ipab in via San Paolo e attiguo al Palacultura, spazio oggi abbandonato al degrado a seguito della dismissione dai numerosi precedenti utilizzi.
Il progetto dunque punta alla conversione di questo “vuoto urbano” ed alla sua trasformazione in spazio per l’empowerment femminile, allo scopo di potenziare le prospettive culturali dell’intera comunità ed al contempo lottare contro l’isolamento e la discriminazione.
Lo stabile Ipab, per cui il Cirs ha avanzato formale richiesta di concessione, sarà inoltre oggetto di interventi di valorizzazione che sfruttino anche il suo potenziale di attrazione turistica.
Nel suo intervento la presidente Celi ha sottolineato anche quanto sia importante che sia gli stabili dell’Ipab, che altri locali frutto di lasciti di nostri concittadini, continuino ad essere utilizzati per gli scopi statutari di pertinenza, ovvero a vantaggio di soggetti svantaggiati e nello specifico di donne e bambini in difficoltà.
La vice presidente Cinzia Fresina ha poi messo l’accento sulla fattibilità e sostenibilità del progetto, attorno al quale è già nata una rete di associazioni che hanno sposato l’idea progettuale e che è già al lavoro per rendere operativi tutti i servizi inerenti l’iniziativa.
La cabina di regia è composta oltre che dal Cirs dalle associazioni “Terra di Gesù”, “Acisjf Messina- Terra Solidale”, “Aiaf-Associazione Italiana Avvocati per la Famiglia e per i Minori”, “Eimì”, “Iride”, “Arb”, “Arcigay”, “CAV- Centro di Aiuto alla Vita Quarenghi”, “Cesv” e “Ammi”.
Nell’ambito della seduta della commissione sono intervenuti i consiglieri Cannistrà, Mangano e Fusco, che hanno mostrato apprezzamento per il progetto. I rappresentanti del Civico Consesso hanno chiesto però che venga convocata un’ulteriore seduta a cui partecipino l’assessore ai Servizi Sociali Calafiore, al Patrimonio Caminiti, oggi assenti, oltre al sindaco De Luca e al presidente dell’Ipab Collereale Mons. Caminiti, al fine di verificare la fattibilità di un’iniziativa che, una volta realizzata e a pieno regime, apporterebbe benefici non solo ai soggetti in target, ma a tutta la comunità messinese.