Messina, il Pd non molla sulla Tari: no alle pressioni, evitare aumenti

Messina, il Pd non molla sulla Tari: no alle pressioni, evitare aumenti

Redazione

Messina, il Pd non molla sulla Tari: no alle pressioni, evitare aumenti

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mercoledรฌ 30 Giugno 2021 - 19:30

Il segretario cittadino De Domenico sostiene i consiglieri comunali: "Non rinunciamo al nostro ruolo"

Il โ€œPiano economico finanziario Tariffe tassa smaltimento rifiuti urbaniโ€, una delibera di 146 pagine predisposta dalla Giunta, arriva in aula il giorno stesso della scadenza accompagnata da โ€œpressioni mediaticheโ€ per approvarla subito.

Il ๐๐š๐ซ๐ญ๐ข๐ญ๐จ ๐ƒ๐ž๐ฆ๐จ๐œ๐ซ๐š๐ญ๐ข๐œ๐จ – dice il segretario cittadino Franco De Domenico – non intende rinunciare al proprio ruolo in consiglio comunale, avendo come unico obbiettivo evitare lโ€™aumento ingiustificato e delle tasse sui cittadini in una situazione di crisi generalizzata come quella attuale.

Ma facciamo quattro conti: nel 2018, in campagna elettorale, il sindaco prometteva un risparmio del 30 per cento della TARI, una volta estesa a tutta la cittร  la raccolta differenziata. Bene nel 2018 (cosรฌ come sostanzialmente dal 2013 al 2017) la TARI valeva poco meno di 49 milioni. Questโ€™anno, completata la raccolta differenziata su tutto il territorio comunale, poi magari vedremo come, ci aspettavamo una TARI di 34 milioni (30% in meno di 49 milioni). Invece la proposta dellโ€™amministrazione รจ aumentarla a 54.180.780,00, quasi 20 milioni piรน del promesso, altro che 9 per cento di aumento, siamo oltre il 58 per cento.

Detto questo ci pare evidente che il sistema abbia fallito su tutti i fronti: da quello della qualitร  del servizio, che รจ sotto gli occhi di tutti, a quello delle procedure amministrative. Lโ€™utilizzo sistematico del subappalto, politicamente รจ un fallimento, puรฒ essere legittimo, ma di fatto รจ una โ€œprivatizzazione non desiderataโ€ del servizio, peraltro in un settore โ€œdelicato e contiguoโ€ alla criminalitร  organizzata, con il rischio, anzi vista la proposta, con la certezza, di un aumento dei costi.

Ovviamente lโ€™amministrazione giustifica il maggior tributo con gli accantonamenti previsti dalla legge (non dicendo che sono dovuti alla inefficienza nella riscossione), piuttosto che con lโ€™inerzia della Regione nel trovare soluzione per smaltire lโ€™indifferenziato e lโ€™umido, ovvero con lโ€™incremento dei costi per le nuove assunzioni, 70 nel 2020 e 128 nel 2021 (anche queste non prevedibili nel 2018?, anche queste necessarie?) ma nulla dice dellโ€™appalto di 20 milioni ai privati.

Insomma se la Regione ha colpe il Comune non รจ da meno, infatti, si รจ andati avanti, senza una visione generale condivisa, col risultato che la cittร  รจ sporchissima offrendo ai turisti uno spettacolo indecoroso, che gli esercenti espongono per strada, anche al centro, mega bidoni puzzolenti, per non parlare dei condomini, privi di adeguati spazi, che sono costretti a pagare, oltre alla Tari aumentata, un โ€œsupplementoโ€ per il servizio di esposizione e ritiro dei mastelli.

Tutto questo perchรฉ, ostinatamente, si รจ rifiutato il dialogo, ostinatamente non si รจ voluto investire in tecnologia, ostinatamente non si sono volute predisporre mini isole ecologiche nel territorio cittadino e allo stesso tempo si disincentiva lโ€™uso di quelle esistenti.

Insomma non si possono chiedere sacrifici ulteriori ai cittadini e tollerare lโ€™incapacitร  di offrire un servizio decente o di far emergere lโ€™evasione in modo serio

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Un commento

  1. Condivido ogni cosa di questo articolo ๐Ÿ˜ ๐Ÿ‘๐Ÿ‘๐Ÿ‘๐Ÿ‘๐Ÿ‘๐Ÿ‘๐Ÿ‘๐Ÿ‘๐Ÿ‘๐Ÿ‘๐Ÿ‘๐Ÿ‘๐Ÿ‘๐Ÿ‘ una domanda …….. il comune dovrebbe avere un fondo cassa in cui ci dovrebbero essere in teoria tutte le somme pagate da noi contribuenti per servizi non erogati…. c รจ un 5% trattenuto per la salvaguardia dell’ambiente ๐Ÿค”…….beh….cominciatelo a usare visto che risale alla calende greche la spesa per la cura dell’ ambiente ๐Ÿ˜ก๐Ÿ˜–

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