Un patrimonio costituito da beni per un valore di diverse decine di milioni, che l'ente non è in grado di manutenere
MESSINA – L’ex hotel Riviera a fare da apripista. L’acquisto da parte della Città Metropolitana di Messina, 29 miliardi di lire, risale al dicembre del 1991.
In 28 anni non è mai stato usato e ora è nelle condizioni viste sabato scorso. L’ennesimo bando scadrà il 29 novembre ma, con una base d’asta da 11 milioni di euro, è praticamente certo che nessuno parteciperà.
Anche perché il sindaco Cateno De Luca ha annunciato che subito dopo si farà un nuovo bando, da aggiudicare al miglior offerente. Così non solo per il Riviera, ma anche per altri immobili della Città Metropolitana di Messina, un patrimonio costituito anche da beni in buone condizioni, per un valore di diverse decine di milioni.
“Abbiamo finito la ricognizione di tutti i beni immobili – dice De Luca – ed ho disposto di modificare il regolamento che ne disciplina la valorizzazione. Non è più possibile mantenere la proprietà di alberghi, terreni ed impianti sportivi senza avere la possibilità di effettuare la manutenzione ordinaria per evitarne il consequenziale deprezzamento. Da gennaio prossimo si procederà senza indugio alla vendita di questi beni al miglior offerente mediante pubbliche aste, evitando così un costante danno erariale”.