Si indaga sulla morte in grembo di una bimba e sulla madre finita in coma farmacologico a causa di una emorragia dopo il cesareo
E’ in coma farmacologico la giovane messinese, che dopo aver partorito una bimba morta, ha accusato una grave emorragia interna.
La donna è affidata alle cure dell’ospedale Papardo, che l’hanno sedata e stanno lottando per strapparla alla stessa sorte toccata alla figlia. La Procura di Messina, intanto, ha aperto un’inchiesta dopo la denuncia della famiglia e, in vista dell’autopsia e degli altri esami di laboratorio, ha spiccato un avviso di garanzia per quattro medici, il ginecologo che seguiva privatamente la puerpera e tre sanitari dell’ospedale di Sperone che l’hanno visitata in ospedale, dove ha partorito lo scorso 25 novembre.
La messinese nelle ultime settimane di gravidanza aveva accusato a più riprese forti dolori all’addome, effettuando più di una ecografia. L’ultimo esame ha rivelato che il cuoricino del piccolo feto non batteva più.
I medici quattro giorni fa le hanno quindi praticato il cesareo. Da lì, oltre al dolore per la perdita della bimba in grembo, è stato un precipitare tragico di eventi: le sue condizioni si sono aggravate velocemente, è arrivata l’emorragia e ai camici bianchi non è rimasto altro che porla in coma farmacologico.
La famiglia, assistita dall’avvocato Fortunato Strangi, ha chiesto alla Procura di Messina di intervenire, e il sostituto Anna Maria Arena, titolare del caso, ha indagato per omicidio colposo quattro sanitari, ha disposto l’acquisizione della cartella clinica ed oggi ha affidato l’incarico al consulente medico legale.
I medici indagati sono assistiti dagli avvocati Rina Frisenda, Carmelo Picciotto, Carlo Autru Ryolo e Aurora Notarianni.