Sturniolo e gli assessori designati illustrano il programma alla cittadinanza
MESSINA – “Per noi un sindaco e un movimento politico devono avere la capacità di interpretare le esigenze di una cittadinanza attraversata da problematiche angosciose, che travalicano anche i confini del Comune e che riguardano avvenimenti che, pur se indirettamente, influiscono pesantemente sulla nostra vita: il lavoro che non c’è, la pandemia, la guerra. La città che vogliamo è priva di diseguaglianze e discriminazioni. È bella, policentrica e accogliente. Vogliamo una città più vivibile per lasciare ai nostri figli un mondo migliore”. Questi i principi che muovono l’azione amministrativa della lista “Messina In Comune”, i principi cardine del programma così come elencati dal candidato a sindaco Gino Sturniolo questo pomeriggio. A piazza Unione Europea, infatti, si è tenuta un’assemblea pubblica aperta anche ai cittadini durante la quale Sturniolo e i suoi assessori designati hanno presentato il loro progetto.
Sturniolo: “Comuni in deficit per i tagli dei trasferimenti dello Stato”
“I bilanci dei Comuni sono stati tagliati negli anni attraverso il taglio dei trasferimenti dallo Stato ai Comuni – dichiara Sturniolo, che nella Giunta avrebbe la delega al Bilancio – Questo è stato fatto fondamentalmente dai Governi deli ultimi decenni per corrispondere al patto di Stabilità europeo. Oggi i Comuni si trovano in questa situazione di grande deficit. Soprattutto quelli del Meridione. Per questa ragione noi pensiamo che non sia possibile uscire dallo stato di dissesto o predissesto se non attraverso un’azione politica, una soluzione che noi abbiamo proposto durante questa campagna elettorale e che di fatto stanno seguendo tutti gli altri”.
Currò: “Lasciamo agli altri il libro dei sogni infranti per scriverne uno realistico e possibile”
Antonio Currò (assessore alle Politiche dell’Abitare e Risanamento): “Un grande lavoro ci spetta: siamo convinti che bisogna lavorare per respingere il partito unico del pensiero unico. Le proposte che oggi avanziamo sono chiare, tangibili e concrete. Lasciamo agli altri il libro delle favole e dei sogni infranti per scrivere un libro realistico e possibile. Vogliamo un Comune con una dignitosa pianta organica con un personale qualificato e formato. Su questa doverosa premessa riposa la nostra proposta: una grande struttura per il diritto all’abitare, un organismo interdipartimentale che unisca le competenze di più uffici. Uno strumento che coinvolga inoltre le migliori intelligenze sociali della città; che riesca ad analizzare, codificare interventi e creare modelli da aderire ai bisogni diversificati delle famiglie e delle persone in sofferenza abitativa”.
Bisazza: “Messina senza Prg e al contempo tra le città più vincolate d’Italia. Tra Zps e Pai…”
Barbara Bisazza (assessore all’Urbanistica): “Messina oggi non ha un Piano regolatore in grado di programmare lo sviluppo della città nei prossimi decenni, e al contempo risulta tra le città più vincolate d’Italia. È zona ad alto rischio sismico, oltre il 70% del suo territorio si trova in zona paesaggistica, in Zps (Zona a protezione speciale), nel Pai (Piano di assetto idrogeologico). Tutti questi vincoli sembrano legare mani e piedi l’intero settore dell’edilizia che lamenta l’impossibilità di poter lavorare sul territorio messinese. Il nostro compito sarà quello di trovare il giusto equilibrio tra la salvaguardia e la messa in sicurezza del territorio e dei suoi cittadini, che deve avere la priorità, e il mettere in condizioni gli operatori del settore edile di lavorare in serenità, alleggerirli dalla pesantezza della burocrazia, evitare l’abusivismo e portare avanti un modo nuovo e diverso di fare edilizia fatto di sicurezza, funzionalità, benessere e bellezza. Le azioni immediate dovranno riguardare la messa in sicurezza del territorio con attenzione ai torrenti, all’erosione costiera e al rimboschimento delle colline; ed il recupero del patrimonio edilizio esistente pubblico e privato”.
Princiotta Cariddi: “Pensare a luoghi in cui l’arte e lo sport siano pazi decisionali in cui immaginare il futuro della città”
Gaetano Pinciotta Cariddi (assessore ai Beni Comuni e Autogoverno, Cultura e Sport): “Autogoverno per noi significa mettere in piedi dei processi di partecipazioni di tutte e tutti alle scelte politiche amministrative della città. Questo processo si tramuta in luoghi reali dove le persone possano incontrarsi, esprimere i propri bisogni e le proprie necessità. E per questo, a partire dal patrimonio pubblico troppo spesso abbandonato all’incuria, è necessario pensare luoghi in cui l’arte e lo sport siano i protagonisti non solo di una socialità diffusa e di sviluppo economico, ma spazi decisionali in cui immaginare il futuro della città”.
Cardullo: “Mappare tutte le attrazioni storico-naturalistiche e renderle fruibili e appetibili per il turista”
Giuseppe Cardullo (assessore al Turismo e allo Spettacolo): “Messina è una città che dal punto di vista paesaggistico ha ricevuto veramente tanto: 54 km di spiagge, laghi, colline, montagne, paesaggi mozzafiato. L’elenco delle bellezze è ancora lungo e potremmo anche aggiungere una ricchezza culinaria ineguagliabile e la presenza di resti storici, ma per la maggior parte non fruibili e non valorizzati. Bisogna mappare tutte queste attrazioni storico-naturalistiche e renderle fruibili e appetibili per il turista. Fare squadra con tutti gli operatori dell’accoglienza e con chiunque abbia buone idee è alla base del nostro programma. L’assessore al turismo non si deve inventare niente. Deve solo conoscere e valorizzare tutto l’esistente”.
“Per quanto riguarda lo spettacolo, abbiamo a Messina moltissimi artisti e operatori dello spettacolo che da anni lavorano tra mille difficoltà avendo scelto coraggiosamente di restare in riva allo stretto. L’assessore allo spettacolo deve per prima cosa valorizzare gli operatori locali e trovare spazi in tutti i quartieri, anche i più periferici, per favorire il lavoro e la passione di chi voglia fare arte. Grande attenzione anche per i grandi eventi che attirano migliaia di spettatori favorendo l’economia cittadina e che magari, successivamente, torneranno in veste di turisti. Bisogna investire negli eventi culturali: secondo uno studio di Confcommercio ogni euro investito ha una ricaduta di 7 euro per il tessuto economico della città”.
…ma VOI, andate in giro per Messina ???
quelli che si lamentavano di de luca sono usciti allo scoperto allora dico cuccativi