Messina in crisi idrica, il 30% in meno d'acqua è il nodo centrale

Messina in crisi idrica, il 30% in meno d’acqua è il nodo centrale

Marco Olivieri

Messina in crisi idrica, il 30% in meno d’acqua è il nodo centrale

martedì 13 Agosto 2024 - 07:01

Bisogna trovare soluzioni nel qui e ora. Le autobotti diventano 14 e l'assistenza va potenziata ma il problema della carenza rimane

di Marco Olivieri

MESSINA – L’acqua a Messina tra la siccità che colpisce la Sicilia e la rete idrica così strutturalmente deficitaria. Il Comune annuncia l’aumento di autobotti, che raggiunge quota 14, e continua la divisione a giorni alterni tra zona A e B. Il piano di distribuzione controllata va avanti ormai dal 5 agosto ma rimangono i nodi strutturali. Quel 30% d’acqua in meno che Messina patisce maledettamente, con zone della città esposte a una carenza idrica drammatica. Di sicuro la macchina dell’assistenza va potenziata. E. e con il razionamento, diminuendo le richieste quotidiane, il 50% (prima era il 30%) delle domande giornaliere d’autobotti viene soddisfatto. Ma rimane il problema di fondo: come avere più acqua.

Assieme alla necessità di raggiungere un numero sempre più alto di persone a cui garantire l’assistenza giornaliera, il tema dei tema è come risolvere la crisi idrica in tempi brevi. Nella conferenza stampa sulla “guerra d’acqua tra Messina e Taormina”, guerra mediatica, così il sindaco Federico Basile ha sintetizzato la situazione: “I 35 milioni di progetti in corso di realizzazione servono proprio ad affrontare le enormi carenze del sistema ma si poteva agire 30 anni fa. Abbiamo oltre 55 milioni di euro di progetti presentati e che mi augurano saranno finanziati. Oggi, anche ieri, questi progetti dovevano avere la priorità rispetto a tante altre cose”.

“Mancano all’appello 60 milioni per ammodernare tutto il sistema idrico”

Da parte sua, con tanto di modellino lego del ponte sullo Stretto, in quell’occasione così ha polemizzato con la Regione siciliana Cateno De Luca; “Messina presenta perdite nella rete idrica del 53 per cento (compresa una percentuale alta di allacci abusivi e situazioni da regolamentare, n.d.r.). Ha avviato importanti progetti sul piano strutturale ma mancano 60 milioni per ammodernare tutto il sistema. Noi i progetti ce l’abbiamo pronti ma i governi di centrodestra non devono remare contro. Nel frattempo, ci beviamo il ponte”. Come dire, i Fondi sviluppo e coesione, invece di andare al ponte “specchietto per le allodole”, vadano a finanziare quei progetti che possono rimediare a un ritardo così drammatico.

Come fronteggiare l’attuale crisi idrica: questo è il problema

Nel frattempo, però dobbiamo fronteggiare un’emergenza che mette in grande difficoltà alcune zone della città. Che fare, dunque? Non basta il piano programmato. Soprattutto non risolve la questione della scarsa pressione o dell’assenza d’acqua. In un contesto già deficitario, con una rete idrica che fa acqua da tutte le parti, il 30% in meno d’erogazione assume una valenza drammatica. E sono tante le questioni in campo: in attesa dei dissalatori, si cercano nuove possibilità come attingere alle risorse idriche dei pozzi (“Anche se non sono la panacea”, ha precisato Basile). Da poco si è attivato il pozzo Marullo ma i tempi delle verifiche per quello di Briga si sono allungati.

L’intervento a Santa Marherita e i tempi troppo lunghi dopo il vertice in prefettura sull’emergenza acqua

C’è sempre in primo piano, come segnalano i nostri lettori, la necessità di contrastare le tantissime perdite d’acqua in città. E in più abbiamo la spada di Damocle dell’intervento da fare a Santa Margherita, con un probabile stop programmato per riparare la condotta Fiumefreddo. Come si dice in questi casi, piove sul bagnato…

Inoltre, dopo il vertice in prefettura sull’emergenza acqua, ci si aspettava più prontezza di riflessi nell’azione. Alla luce di un sopralluogo, è stato annunciato, si punta a prendere più acqua per Messina e altri Comuni dal pozzo Bufardo-Torrerossa, con una prevalenza dell’uso idropotabile rispetto a quello irriguo, Era lo scorso 23 luglio quando s’esprimeva questa posizione. E siamo ancora in attesa del tavolo tecnico regionale per evenntualmente passare all’azione.

Insomma, bisogna trovare soluzioni nel qui e ora. E, mentre la siccità è un incubo che continua a essere concreto, la carenza d’acqua provoca disagi e getta in una condizione incerta una città che già di suo è in un limbo economico e sociale di grandi proporzioni. Anche in questo caso paghiamo ritardi antichi e strutturali. Ma subito, e tutti i soggetti politici e istituzionali lo devono comprendere, occorre correre ai ripari. Basta attese.

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17 commenti

  1. Caro Direttore una domanda: Quanta Acqua verrà utilizzata per far sì che la VARA scivoli sul suo percorso da P.zza Castronovo a P.zza Duomo? Cioè , numero di Autobotti e numero litri Acqua. Grazie. Resto in attesa di lumi in merito.

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  2. Gabriella Donia 13 Agosto 2024 08:32

    Quindi quei distacchi programmati ogni mese questo inverno,che avrebbero portato acqua H24 a cosa servivano? La siccità nn è arrivata di botto a Giugno.Era evidente che le piogge erano minori. Questo muro in cui ci avete fatto sbattere poteva diventare solo una barriera. Razionamento ok ma assenza totale di acqua da 31 giorni è incapacità gestionale.

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  3. Buongiorno, ma il signor Basile si rende conto che ormai sembra un disco rotto con la solita litania che ripete insieme al magico pifferaio (de luca) o no? Avete avuto già sei anni di credito a vostro favore conclusione il nulla cosmico quindi invece di trovare scaciuni come si dice a Messina fate anche voi il mia culpa in religioso silenzio

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  4. Cittadino sconvolto 13 Agosto 2024 10:03

    Purtroppo sono messe nei posti di potere perché di meglio “qualcuno”..non ha trovato… Insomma…si immaginava già che sarebbe stato un fuoco di paglia… politicamente parlando… Attenzione… non e’ neanche colpa loro…. facevano altri mestieri e si sono trovati in mano le leve del potere locale……il disastro è evidente…. purtroppo

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  5. Tutte belle parole e progetti interessanti.resta il fatto che da sabato in via Saccano non arriva una goccia d’acqua.ho sempre fatto presente la cosa al COC e molto diligentemente hanno preso nota ma non hanno risposte da darmi se non quella del rifornimento con autobotte.anche la segreteria dell’assessore Minutoli ha gentilmente preso nota,ma ancora nessuna risposta.Amam è inconttattabile nel suo regno dorato di Padreterni dell’acqua..e nonostante i disagi di migliaia di altri cittadini ce ne sono una grossa fetta che hanno erogazione tutti i giorni e alcuni h24.caro sindaco smettiamola di parlare e stilare statistiche e incolpare passate gestioni. Ora ci siete voi e dovete trattare la cittadinanza allo stesso modo.se c’è razionamento deve esserlo per tutti.le elezioni non sono lontane…

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  6. Parlo da privilegiato della zona A poiché l’ acqua arriva con una pressione sufficiente a riempire il serbatoio, anche se trovo assurdo alle soglie del 2030, parlare di privilegio per quanto riguarda questo BENE PRIMARIO. Considerando che ,come ci viene detto, manca il 30% di acqua ma cosa si aspetta a riparare la copiosa perdita di S. Margherita, che a quanto pare non è stata neanche ancora programmata? Non è uno schiaffo verso coloro che stanno subendo grossi disagi e che nonostante l’ alternanza di erogazione, acqua non ne vedono proprio?
    E ancora, prima di spendere i soldi per i lavori sulla condotta da Fiumefreddo che avrebbero risolto tutti i problemi, non sarebbe stato logico riparare la rete colabrodo cittadina e soprattutto risolvere la carenza decennale di cui hanno sempre sofferto le zone collinari?
    Mi domando come certa gente si trovi a ricoprire dei ruoli per i quali non hanno alcuna competenza.
    Mi sembra chiaro che ad oltre due mesi di crisi conclamata, si brancoli ancora nel buio, facendo passare per grandi conquiste l’ arrivo di nuove autobotti o la diminuzione delle chiamate al COC . Ma stiamo scherzando????????
    A me non interessa che il problema si poteva si poteva risolvere prima, ora ci siete voi da sei anni e la situazione è questa.

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  7. Serafinus quanta acqua e anche quanti vigili vedremo per strada nello stesso giorno nello stesso luogo, due avvenimenti eccezionali nella medesima giornata.
    Statisticamente un evento rarissimo.
    Riempiamoci gli occhi, perché dovrà bastare per un anno intero.

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  8. Ennesimo giorno di passione per Via Cuba. Da tre giorni senza acqua. Anziani e bambini lasciati a 40 gradi senza un goccio d’acqua già alle 9.00 del mattino. La pressione di erogazione ha lasciato i serbatoi vuoti. Da tre giorni eravamo in attesa di poterli riempire ma è stato un triste risveglio. Dal COC dicono di avere pazienza, mi passano al telefono direttamente AMAM, con modalità di gestione da bottega più che da Città Metropolitana, che dice “ve l’abbiamo messa la settimana scorsa”. Ma come si può vivere così? Perché la programmazione non è stata mai rispettata (a meno del primo giorno)? Perché non viene garantita la pressione? Perché non abbiamo informazioni? La situazione è grave anche dal punto di vista igienico- sanitario. Una tragedia che speravamo di non vivere nel 2024.

    I quotidiani la nostra unica speranza per non essere dimenticati del tutto.

    Giuseppe 

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  9. Mi ponevo la stessa domanda per quanto riguarda acqua e Vara…
    Tornando alla dolorosa questione zona A .zona B ….acqua alternata e piroette cosmiche PRESSIONE PARI A ZERO….SITUAZIONE IDENTICA A PRIMA DEL GRANDE ANNUNCIO DELLE GIORNATE ALTERNATE!!!
    GRAZIE PER QUESTA ESTATE RILASSANTE!!!

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  10. Maurizio Lombardo 13 Agosto 2024 12:38

    Tutte fandonie.

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  11. I millantatori politicamente e moralmente insolventi dovrebbero andare a casa. Invece, cari messinesi , Ve li troverete in tutte le pubbliche manifestazioni a rappresentare voi e loro stessi, li ossequierete come servilmente sanno fare la maggior parte delle gente ex italica. Ci sono uova, pomodori e pernacchie. Fatene buon uso, altrimenti non avete diritto a lamentarvi. Ultimi degli ultimi già siete. Vedete un po’.

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  12. Aggiustiamo il guasto ora che il 50% è fuori città.
    Magari piovesse sul bagnato.?
    Quello che si deve fare si fa ,senza proclami da apocalisse .
    In consiglio e ai cittadini sig.Sindaco dovrai spiegare perché non hai ascoltato gli esperti che avevano dato l’allarme a fine Aprile?

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  13. Ma perke’ non fate parlare i vertici dell’amam? Ve lo dico io. Non capiscono una mazza. A fine mese tagliate la prebenda e sostituitoli con personale competente

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  14. Una sola parola Sindaco e Presidente Amam, nominato per cortesia a questo punto, dimettetivi fate più figura.

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  15. 6 anni di proclami e promesse ma nessun risultato. Senza acqua, strade ridotte a una corsia , centinaia di vigili in organico ma pochissimi in strada . Forse è venuto il momento di farvi da parte . Dopo 6 anni non avete alibi .

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  16. Andate con i bidoni alle case di de luca e Basile a rifornirvi.

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  17. …FILOROSSO DI ERI SERA 13 AGO …lungo servizio sulla situazione idrica a Reggio Calabria … a parte la mancanza di acqua emerge che le strutture (costruite nel periodo fascista) si rompono in continuazione e spesso si rinuncia alla riparazione perchè il costo è superiore al costo dell’acqua che si perde …

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