Tante le attività previste dal Progetto “Dalle Parole ai Fatti” sostenuto dalla Fondazione con il Sud e dal Centro per il libro e la lettura
È stata inaugurata questa mattina presso i locali del Centro di Solidarietà F.A.R.O. di via San Jachiddu a Messina, la biblioteca di quartiere “Penny Wirton” intitolata al piccolo protagonista dell’omonimo romanzo di Silvio D’Arzo.
La storia è quella di un bambino povero, privato di molte possibilità perché inizialmente solo ma capace di mutare la propria condizione di disagio attraverso la lettura e lo studio, accompagnato dal supporto e dalla vicinanza di un insegnante. Questo nome, Penny Wirton, indica universalmente la possibilità di un riscatto. Non a caso la biblioteca nasce nel “cuore” del quartiere Giostra con l’obiettivo di favorire la disseminazione e la fruizione dei servizi della biblioteca anche in luoghi del territorio periferici e bisognosi di attente politiche socio-culturali.
Tra le sue finalità anche quella di essere un luogo per connettere sempre di più la periferia con le Istituzioni e mettere a regime tutte le strutture comunali, anche in sinergia con le scuole e con le associazioni che hanno a cuore la cultura ed il futuro della nostra città.
La biblioteca di quartiere rappresenta l’azione fulcro di tutte le attività inserite nell’ambito del progetto “Dalle parole ai fatti – custodiamo luoghi, memorie, suoni e tradizioni”, coordinato dal Centro di Solidarietà F.A.R.O. di Messina in qualità di soggetto responsabile, sostenuto dalla Fondazione con il Sud e del Centro per il libro e la lettura e in collaborazione con l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (Anci).
Il taglio del nastro e le attività connesse al Progetto, che è in atto già da un anno, sono state presentate in conferenza stampa alla presenza della dott.ssa Anna Marino, responsabile delle attività istituzionali della Fondazione con il Sud, della dott.ssa Patrizia Campagna, referente del Centro per il libro e la lettura del Ministero della Cultura, dell’avv. Luciano Squillaci, presidente della Federazione Italiana Comunità Terapeutiche, del dott. Antonello Sidoti, responsabile del progetto.
“Inaugurare questa biblioteca di quartiere – dice Antonello Sidoti – è per tutti noi grande motivo di orgoglio, perché crediamo possa diventare un nuovo punto di riferimento per il quartiere Giostra e non solo. Non vuole essere solo un contenitore di libri ma un luogo di tutti, in cui soprattutto le nuove generazioni, potranno dare il proprio contributo in termini di relazioni, idee e contenuti. La biblioteca di quartiere sarà quindi l’inizio di un viaggio che non sappiamo dove ci porterà; la costruiremo insieme a tutti coloro che vorranno farsi coinvolgere ed avrà le caratteristiche che questi vorranno darle”.
Il progetto è tra gli 11 selezionati dal bando nazionale “Biblioteche e Comunità” che ha come obiettivo quello di cambiare il rapporto tra istituzione bibliotecaria e territorio, valorizzare il ruolo delle biblioteche comunali nel Sud Italia come luoghi di inclusione sociale e spazi di rigenerazione urbana.
“Progetti come questo – afferma Anna Marino, responsabile attività istituzionali della Fondazione con il Sud, dimostrano la centralità delle biblioteche come luoghi di relazione, scambio e coinvolgimento dei cittadini, in particolare di persone tradizionalmente escluse dai processi culturali. Le statistiche sottolineanocome, soprattutto al Sud, si legga ancora troppo poco. Con questo bando, unendo le energie del pubblico e del privato sociale, abbiamo voluto proprio puntare su questo: incrementare l’attrattività delle biblioteche, soprattutto per le nuove generazioni, renderle sempre più luoghi di incontro e confronto oltre che di promozione della lettura. La biblioteca si apre alla comunità e diventa un presidio educativo, sociale e culturale, rafforzando un ruolo chiave sul territorio, quello di far circolare cultura e favorire la coesione sociale”.
Insieme a quello di Agrigento, è il secondo progetto finanziato in Sicilia e la cui principale finalità è favorire l’incontro tra le generazioni e le culture, utilizzando la lettura e la musica quali strumenti di coesione sociale, stimolare la partecipazione della popolazione delle periferie urbane ad iniziative socioculturali.
“Il Centro per il libro e la lettura del Ministero della Cultura – dichiara Patrizia Campagna referente del Cepell – è fortemente convinto che le politiche di promozione culturale e di educazione alla lettura siano strumenti di sviluppo sociale ed economico di un territorio oltre che di emancipazione individuale. Per questo abbiamo individuato nella Biblioteca comunale di Messina, appartenente alla rete di “Città che legge”, la centralità da cui diramare azioni specifiche di coinvolgimento attivo e di inclusione rendendole sempre più luoghi deputati alla diffusione, alla produzione e al confronto culturale”.
In conferenza stampa è intervenuto anche Luciano Squillaci, Presidente della Federazione Italiana Comunità Terapeutiche che ha sottolineato come “il progetto portato avanti dal Centro di Solidarietà
F.A.R.O. rappresenta in modo esemplare il legame stretto, viscerale, che esiste tra i centri della Federazione Italiana delle Comunità Terapeutiche (Fict) ed il territorio in cui operano. Ripartire dalle relazioni, è questo che il progetto in fondo esprime, relazioni tra generazioni, tra persone e la loro storia, tra luoghi e memorie, tra musica e tradizioni. Esattamente ciò che è necessario, soprattutto al meridione, per costruire un nuovo orizzonte solidale ed inclusivo”.
La biblioteca non solo potenzierà il presidio territoriale del Centro nella periferia urbana ma darà accesso alla propria collezione di testi e riviste, implementandola sulla base delle necessità dei giovani studenti ed i cittadini del quartiere che ne faranno richiesta e che, diversamente, non potrebbero fronteggiare l’acquisto dei testi. Nello stesso presidio gli utenti potranno fruire della sala lettura, della postazione internet e consultare i testi di proprio interesse. Tra i suoi spazi è stato progettato anche un angolo lettura e musica, ispirato ai programmi nazionali Nati per Leggere e Nati per la Musica, dedicato ai più piccoli con una selezione di libri a loro destinati.
Già da questo mese e fino al mese di Febbraio 2022, la biblioteca ospiterà l’iniziativa “C’era 10 volte un sabato mattina”, ciclo di incontri gratuiti per bambini (0-6 anni) e loro genitori per leggere e fare musica insieme. Iniziativa che replica, anche all’interno della nascente biblioteca, quanto già proposto nelle biblioteche comunali di Messina e Furnari.
Partner del progetto sono: la Biblioteca Comunale “Tommaso Cannizzaro” di Messina, la Biblioteca Comunale “Lorenzo Chiofalo” di Furnari, l’Associazione Wind of Change, il Csb – Centro per la Salute del Bambino, il Cospecs dell’Università degli Studi di Messina.