Messina Incentro ripercorre le tappe della vicenda e passa al contrattacco: "Colpiti noi per colpire De Luca"
“Qui ci sono i contratti, i documenti, qui ci sono le date. Non c’è niente di nascosto”. Il presidente di Messina Incentro Lino Santoro Amante, Davide Gambale ed il legale dell’associazione Enrico Mollica, si sono presentati in conferenza stampa con carte e date alla mano per raccontare quanto accaduto sulla querelle del Giardino delle luci a Piazza Cairoli.
Il ticket non era un segreto
Le carte peraltro mostrano chiaramente che l’amministrazione comunale era a conoscenza sin da metà ottobre che per l’ingresso al Giardino delle luci era previsto un ticket. E se Messina Incentro si dice pronta ad agire per vie legali nei confronti di quei consiglieri che hanno richiesto accesso agli atti, e bene ripercorrere le tappe della questione.
Le date
A metà ottobre l’associazione incontra il sindaco De Luca al quale è stato illustrato il progetto per Piazza Cairoli in modo dettagliato, compresa la pista di pattinaggio e il Giardino. Si è parlato anche del ticket, sebbene come per tutte le altre manifestazioni ed eventi, non era indicata la cifra esatta.
Il 4 novembre il progetto è stato inviato via pec alla giunta. Il 5 sono stati firmati da Messina Incentro i due contratti con l’Enel (per il lato mare di Piazza Cairoli e per il lato monte). L’ 8 novembre è stata trasmessa la planimetria sempre via pec. L’11 è stata inoltrata la richiesta per le luminarie. Anche in questo caso tutto a carico dell’associazione e degli imprenditori.Il 28 novembre è stata approvata la delibera di giunta sul Natale a Piazza Cairoli.Il 9 dicembre è scoppiata la polemica. Il resto è cronaca fino alla chiusura del Giardino delle luci dopo il maltempo di sabato sera e della pista di pattinaggio per mancanza di licenza.
“Sciacallaggio politico”
“C’è stato sciacallaggio politico da parte di alcuni consiglieri comunali ed ex consiglieri che hanno usato il Giardino delle luci e soprattutto il Natale per colpire l’amministrazione- spiega Davide Gambale– Mi riferisco ad esempio a quei consiglieri, come Alessandro Russo, Antonella Russo, Felice Calabrò che hanno chiesto l’accesso agli atti o a Salvatore Sorbello. Avrebbero potuto fare come il consigliere Caruso che ci ha chiesto chiarimenti e li abbiamo forniti. Abbiamo inoltre partecipato ad una seduta della IV circoscrizione rispondendo a tutte le domande dei consiglieri. Perché al Comune non è stato fatto altrettanto?”.
Responsabilità degli assessori
Messina Incentro evidenzia come ci siano responsabilità e leggerezze da parte dell’amministrazione, in particolare dagli assessori Dafne Musolino e Giuseppe Scattareggia ai quali De Luca ha delegato la questione. C’è stato inoltre un tavolo tecnico in prefettura durante il quale in base alla normativa anti-terrorismo sono state esplicitamente chieste misure di sicurezza. Anche in questo caso però l’amministrazione non ha inteso dare alcun contributo. La conseguenza è che il costo giornaliero delle misure per la sicurezza è di 500 euro, tutte a carico dell’associazione.
Conteggi Cosap errati
“Nella nottata dell’8 dicembre, dopo le prime polemiche-prosegue Gambale- c’è stata una riunione fiume con l’amministrazione. Il 9 l’assessore Musolino ci chiede nuova documentazione che noi forniamo. Il 10 ci trasmettono conti per l’occupazione suolo del tutto errati. Occupazione suolo che comunque era già previsto che sarebbe stata pagata per le attività commerciali. Ma i conteggi fatti dagli uffici sono errati. L’intera manifestazione è a costo zero per il Comune che non ha fornito né misure di sicurezza né alcun tipo di supporto. Il ticket serviva anche, così come accaduto per Street Food o Chocomoments, per rientrare in parte nelle spese”.
Messina Incentro ribadisce come Albalux sia stata d’accordo anche per la riduzione del ticket a 2 euro e per forme di agevolazioni e come nei giorni delle polemiche anche un imprenditore si fosse detto disponibile a pagare tutti gli ingressi del 25 e dell’1 gennaio. Poi è arrivata la bufera e il Giardino delle luci è stato danneggiato. A quel punto è iniziata la fase di smontaggio.
Colpiti noi per colpire De Luca
“A Gaeta, ad Acireale si paga per entrare nel Giardino delle luci- concludono i rappresentanti dell’associazioni- Noi abbiamo voluto organizzare un Natale che riportasse i messinesi al centro e rilanciasse Piazza Cairoli. Invece l’obiettivo delle polemiche era far saltare tutto per colpire De Luca. Aggiungiamo che per quanto non bella a vedersi la pista di pattinaggio sarebbe rimasta solo un mese”.
Nei confronti di chi sui social o con comunicati ha paventato l’idea che Messina Incentro potesse voler fare affari sul Natale i legali dell’associazione stanno valutando la possibilità di querele. Resta per tutti l’amarezza di un Natale che poteva davvero essere bellissimo e non è stato.
Noi trasparenti
“Il mercatino di Natale è bellissimo, gli artigiani sono molto contenti dell’affluenza di messinesi in piazza, vi invitiamo a visitarli. Abbiamo provato, non siamo stati come chi si presenta con il piattino in mano a Palazzo Zanca, abbiamo investito- ha concluso Lino Santoro– Mi spiace che quell’1% di messinesi che ci hanno attaccato le conseguenze siano state queste. Noi siamo trasparenti e siamo stati gli unici a voler realizzare un Natale a spese nostre”