Il 55enne lavorava alla mensa dell'ospedale Papardo. Municipale a lavoro per ricostruire l'incidente autonomo
Messina – Saranno gli accertamenti a ricostruire cosa è accaduto a Giuseppe Ingemi, vittima dello schianto in moto avvenuto ieri sera davanti la Prefettura di Messina, ai piedi della statua del Nettuno. L’uomo ha perso il controllo del mezzo mentre si immetteva su via Garibaldi dal viale della Libertà. La grossa Harley Davidson Sportser è finita contro il palo della luce di uno dei marciapiedi laterali ed è finita a terra, nell’aiuola a base della fontana simbolo della città.
La tragedia in via Garibaldi
Il corpo del motociclista è rimasto riverso sull’asfalto. Tanti gli automobilisti e i passanti che hanno avvisato i soccorsi ed hanno provato a dargli aiuto, compreso un autista dell’Atm che passava in quel momento ed ha usato un defibrillatore. Ma per Gangemi non c’è stato nulla da fare e il 118 non ha potuto fare altro che spostare la sua salma.
Chi era la vittima
Il cinquantacinquenne lavorava al servizio mensa dell’ospedale Papardo, era uno sportivo, praticava le arti marziali, e amava gli animali. La Polizia Municipale, guidata dal comandante Giovanni Giardina, è a lavoro per ricostruire la dinamica dell’incidente autonomo.
L’indagine
Ieri sera sono stati ascoltati alcuni testimoni e nella mattinata saranno acquisite le immagini delle telecamere di sorveglianza. I rilievi sul posto e l’esame della moto indicheranno poi se Giuseppe ha perso il controllo autonomamente o se ha contribuito qualche altra causa. A quel punto il magistrato di turno deciderà se disporre l’esame medico legale sul corpo del motociclista o se restituirlo alla famiglia per i funerali. Circa due mesi fa nel lato opposto dell’incrocio era morto un altro motociclista, il parrucchiere Massimiliano Costa.