Il funzionario dell'Agenzia delle Entrare resta ai domiciliari, sospensione ridotta invece per un commercialista. Mentre nei prossimi giorni....
MESSINA – Non si tratta di sentenze in senso stretto ma ci sono i risultati dei primi confronti col giudice, nell’inchiesta della Guardia di Finanza sui rapporti tra il funzionario dell’Agenzia delle Entrate di Messina, Roberto Gullo, e alcuni commercialisti, sospettati di aver favorito le sponsorizzazioni della Top Spin, squadra che vede Gullo tra i dirigenti, da parte dei clienti, per ottenere la risoluzione di alcune pratiche all’Agenzia. Sospetti che gli accertamenti, ancora in corso, fugheranno o confermeranno. Intanto però ci sono da registrare alcuni passaggi.
Gullo resta ai domiciliari
E’ infatti cominciato il vaglio del Tribunale del Riesame per i tre indagati coinvolti nel caso. I giudici della Libertà hanno detto no all’istanza di “liberazione” di Gullo, assistito dall’avvocato Monica Intelisano. L’uomo rimane perciò ai domiciliari. Nei prossimi giorni invece i giudici esamineranno i provvedimenti adottati per i commercialisti Antonino D’Andrea, difeso dall’avvocato Giovanni Caroè, e Dario Grussu, sospesi per 12 mesi dal giudice per le indagini preliminari Simona Finocchiaro. Lo stesso giudice, accogliendo parzialmente l’istanza dell’avvocato Nunzio Rosso, legale di Grussu, ha intanto diminuito a 8 mesi l’interdizione alla pratica per il professionista.
L’indagine
L’inchiesta, nata dalle denunce di un imprenditore cliente di D’Andrea, ritrovatosi con i rimborsi covid bloccati dalle lungaggini dell’Agenzia, conta altri sei indagati, il cui effettivo coinvolgimento è ora al vaglio degli inquirenti Si tratta degli imprenditori Leone e Pietro Mondello, i titolari di due attività economiche Simona Pagano e Francesco Vinci, Giorgio e Giuseppe Quartuccio della Top Spin. Il loro effettivo coinvolgimento è ora al vaglio degli inquirenti, ma secondo gli investigatori avrebbero avuto un ruolo nelle ipotesi di reato contestate. La loro posizione si chiarirà più avanti, probabilmente a cominciare dagli interrogatori di garanzia delle tre persone destinatarie del provvedimento del giudice.