Istituto "Paradiso", prefettura, forze di polizia e VI Quartiere dicono “no” al cyberbullismo
MESSINA – Un impegno educativo. Rappresentanti di prefettura, forze di polizia e VI Quartiere all’Istituto Comprensivo Paradiso per dire “no” al cyberbullismo e al bullismo. Da qui l’inaugurazione della panchina gialla, simbolo di questo lavoro quotidiano promosso dall’organizzazione nazionale “Helpis”, alla scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado “Petrarca”, Istituto comprensivo “Paradiso”.
Stamattina, 24 marzo, si è svolta la cerimonia con “protagonista” la panchina gialla, in mezzo agli studenti, preceduta da un incontro sul tema.
Scuola e istituzioni messinesi alleate contro il cyberbullismo
“Ragazzi, le istituzioni sono vicine a voi, e la scuola è al vostro fianco. Denunciate ogni sopruso in rete e in ogni ambito”, è stato detto ai giovanissimi studenti durante la conferenza.
In particolare, sono intervenuti, con la dirigente scolastica Eleonora Corrado, la dottoressa Patrizia Adorno, vicaria del prefetto di Messina; il commissario capo Daniele Fresta in rappresentanza del questore: il maggiore Marcello Savastano, comandante della compagnia dei carabinieri di Messina Centro; il garante dell’infanzia e dell’adolescenza, per il Comune, Angelo Fabio Costantino; il presidente di “Helpis” Gino Fanelli, in video; il presidente del VI Quartiere Maurizio Mangraviti e il parroco della chiesa di San Nicola Antonello Angemi.
L’impegno educativo della scuola Paradiso
“L’iniziativa si inserisce in un progetto più ampio di educazione alla legalità che riguarda i tre ordini del nostro istituto. Oggi abbiamo voluto inaugurare la panchina e lasciare un segno nella memoria dei ragazzi. Che questa panchina sia il luogo dell’accoglienza, del rispetto e della valorizzazione della dignità di ciascuno di loro”, è l’auspicio della dirigente scolastica (nella foto con la vicaria del prefetto).
Un osservatorio in prefettura a Messina
“In prefettura stiamo predisponendo un osservatorio, grazie a un protocollo, per monitorare il fenomeno sia del bullismo, sia del cyberbullismo, che è ancora più subdolo, in tutta la provincia di Messina. Giornate come questa sono preziose per sensibilizzare su un pericolo spesso sottovalutato e che provoca danni per tutta la vita”, ha affermato la dottoressa Patrizia Adorno (nella foto con la dirigente scolastica Corrado).
Tutti i relatori, di fronte a una platea di ragazzini attenta e con molte domande rivolte ai rappresentanti delle istituzioni, hanno sottolineato l’importanza di non sottovalutare il fenomeno e la necessità che ogni realtà, dalla famiglia alla scuola e alle forze dell’ordine, faccia la sua parte.
“Il senso di responsabilità in rete: il bullismo contemporaneo”
“In rete bisogna essere responsabili perché qualsiasi immagine e parola provoca effetti che possono essere devastanti”, ha ricordato il maggiore Marcello Savastano, trovando rispondenza anche nelle parole del commissario capo Daniele Fresta.
In primo piano il ricordo di una quattordicenne suicida, dopo episodi di cyberbullismo, e si è insistito sulla necessità di una vicinanza alle vittime da parte di chi rappresenta lo Stato. “Noi ci siamo”, è stato il messaggio di polizia e carabinieri questa mattina.
“Denunciamo per rieducare”
“Io ho lavorato al Tribunale minorile e il fine non è punire ma fare capire che si sta sbagliando. Il dialogo e la denuncia sono fondamentali: saremo sempre dalla parte dei ragazzi. Sogno che Messina diventi una macchia gialla vastissima, in modo da fare affermare i valori della gentilezza e dell’attenzione. Denunciamo, ragazzi, per combattere questo fenomeno pericolosissimo”, ha consigliato agli studenti il garante dell’infanzia e dell’adolescenza, per il Comune di Messina, Angelo Fabio Costantino.
“La solitudine dei ragazzi”
Sulla solitudine delle nuove generazioni ha insistito il parroco Antonello Angemi, “spesso orfani di genitori assenti”, mentre Maurizio Mangraviti, presidente del VI Quartiere, ha ricordato la forte collaborazione tra istituto comprensivo “Paradiso” e la realtà che presiede, nel segno della cura del territorio.