Secondo il sindacato manca un piano esercizio integrato coi bus Atm
“A dieci mesi dall’avvio del biglietto unico tra Metroferrovia di Messina ed Atm nessuna reale integrazione del servizio. Cosa è cambiato dall’inaugurazione in pompa magna del maggio 2021?”.
“Ben poco – secondo la Uil trasporti Messina -, ai lodevoli sforzi iniziali di Trenitalia, che ha abbassato le tariffe della tratta Giampilieri-Messina integrandole con il costo del servizio Atm, non ci risulta che l’azienda trasporti sia stata consequenziale, dopo dieci mesi, modificando adeguatamente le linee dai villaggi a sud per realizzare l’integrazione del servizio a pettine verso le stazioni di Metroferrovia. Non è di certo lo shuttle il servizio con cui Atm deve realizzare l’integrazione – continua la Uil trasporti – che risulta chiaramente solo un doppione delle 12 corse treno andata e ritorno che viaggiano su percorso parallelo al bus. In questi mesi è mancata una interlocuzione tra amministrazione e vettori per definire un progetto integrato che rispondesse alle reali esigenze dei cittadini messinesi”.
“Manca un piano esercizio integrato coi bus Atm”
“Oggi con un piano esercizio che prevede, nel contratto di servizio sottoscritto con il Comune, per il 2022 ben 6 milioni di chilometri bus per Atm Spa – prosegue il sindacato – non appare di certo giustificabile la carenza dei servizi dai villaggi dedicati alla metroferrovia. Ci dicano quali sono i risultati e quanti biglietti integrati sono stati venduti in questi dieci mesi perché pochi conoscono ancora l’esistenza del servizio, mai pubblicizzato, che andrebbe potenziato con più treni che però, nell’assenza di un piano esercizio integrato con i bus Atm, resterà sempre un’incompiuta”.
Da cittadino mi pare sempre più evidente che qualche organizzazione sindacale abbia intrapreso una vera e propria crociata contro ATM. Mi chiedo allora perché non sia proprio il sindacato a fare proposte e denunce degne di tal nome e fare nel contempo qualcosa di veramente costruttivo.