Messina. Isola pedonale Cairoli, 600mila euro per fare piano di calpestio unico

Messina. Isola pedonale Cairoli, 600mila euro per fare piano di calpestio unico

Marco Ipsale

Messina. Isola pedonale Cairoli, 600mila euro per fare piano di calpestio unico

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venerdì 25 Dicembre 2020 - 07:00

Il progetto esecutivo era stato approvato a gennaio ma ci sono voluti 11 mesi perché arrivasse il decreto di finanziamento. Riguarda solo il lato monte

L’Assessorato regionale alle Infrastrutture e Trasporti ha erogato la somma di 614mila euro per finanziare il progetto di pedonalizzazione del lato monte di piazza Cairoli.

Il progetto esecutivo era stato approvato a gennaio ma ci sono voluti 11 mesi perché arrivasse il decreto di finanziamento.

Prevede nuova pavimentazione in continuazione con quella attuale, lungo il lato superiore della piazza, le vie Nicola Fabrizi e Dogali, fino all’incrocio con via dei Mille (la parte in rosso nella mappa).

Nella fascia a contatto tra la vecchia e la nuova pavimentazione, verranno rimossi i primi filari di lastre in pietra e ci saranno 12 panchine in lamiera di acciaio ognuna con due fasce a led, due rastrelliere associate ai cestini per la raccolta differenziata, 11 nuovi lampioni a led.

L’”atrio” della piazza sarà all’ingresso della parte alta di via Dogali, con una panchina fioriera e un pannello informativo con leggio per i turisti. La fascia in pietra bianca attualmente nella zona centrale della piazza sarà prolungata fino a qui.

Verrà smontata la pavimentazione stradale esistente, verranno demoliti marciapiedi, lampioni, cordoli, cunette, scivoli, pozzetti ecc. e saranno rimossi alcuni sottoservizi.

Tra il margine della piazza e i palazzi, verranno utilizzate lastre in pietra lavica della stessa dimensione delle lastre in pietra grigia di Lucerna presenti nella piazza. Nel tratto monte di via Nicola Fabrizi, invece, verrà recuperato il basolato lavico della vecchia pavimentazione.

E ancora verranno pavimentate con mattonelle in pietra lavica le parti di piazza attualmente in terra battuta, quelle dove prima era collocato il parquet, e saranno sostituite le lastre di pietra lucerna lesionate. Ci saranno, infine, opere per lo smaltimento delle acque meteoriche ed il superamento delle barriere architettoniche.

8 commenti

  1. Tipicamente alla messinese……vedrete che quanto prima il lato sud verrà aperto al transito perché, al solito, interessa a qualcuno. E chi amministra pur di accontentare l’omino messinese di turno va contro l’interesse collettivo. Diventerà una camera a gas altro che piazza…

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  2. Panchine in lamiera d’acciaio… bene, bella idea… Così nella stagione invernale saranno belle fresche, sarà una vera goduria sedersi su un piano gelato!

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  3. Nel corso degl’anni 60-80 venivano da tutte le parti per fare una passeggiata a Piazza Cairoli e lungo il Viale San Martino. Tutto brillava di bellezza ed eleganza!!!!
    Siamo riusciti a distruggere anche questo!! ma non per il Tram, come spesso tendenziosamente si dice, ma perchè si interviene senza un progetto urbanistico, economico, che abbia come fine un obbiettivo di sviluppo per la città. Si procede a tappe, non complementari, improvvisando secondo le circostanze del momento, depauperando sempre di più quel tessuto urbanistico di una Città che pur ricostruita, ben due volte negli ultimi 100 anni, negli anni 60 si prefiggeva ben altri obbiettivi!!!!!
    PS: Pensate cosa sarebbe stata oggi la Via Garibaldi ( solo grazie alla Vara e alla benedizione di Maria si è scongiurato il pericolo) se si fosse lasciato passare il Tram al centro della carreggiata, così come previsto dal progetto iniziale poi realizzato comunque all’insegna di ogni improvvisazione!!!!!

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    1. Ricordo, a me stesso e le foto d’epoca lo documentano, che anticamente il tram percorreva via Garibaldi e la Vara pure.
      Mi chiedo: a quando la demolizione dell’orrida, inutile, non funzionale griglia che deturpa Piazza Cairoli?
      Mi sono sempre chiesto chi sia stato l’artista che l’ha ideata e non firmata, chi sia stato il politico che l’ha voluta; ho più volte domandato ma nessuno pare lo sappia.
      Forse solo il buon Franz Riccobono saprà dirmi chi ne sono stati gli artefici.

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  4. Stupende idee, ma la nostra piazza è stata già fatta è rifatta tante volte, non ultima la pavimentazione con lastre di legno, un totale scempio. Credo che con questi fondi sia primaria importanza sistemare tante strade in vari quartieri o traverse del centro che sono pieni di buche e che con le prime piogge si riempiono d’acqua, oppure marciapiedi con mattonelle rotte, quartieri con piazze lasciate in totale degrado. Penso che per la nostra città le priorità siano altre quindi concentrarsi su ciò che è di primaria necessità e importanza tralasciando l’effimero che serve solo a focalizzare l’attenzione su un punto facendo perdere di vista l’insieme (degradato) che sta intorno.

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  5. bonanno giuseppe 27 Dicembre 2020 09:11

    i soliti buddaci….cu a voli cotta e cu a voli cruda…….

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    1. Ai più, buddace sembrerà lei che resta a bocca aperta e prende ciò che le passano, senza il minimo senso critico che alcuni almeno hanno, perché quando la critica è costruttiva e propone qualcosa senza essere negativi ma propositivi si fa un bene alla comunità…Il vero problema sono i messinesi non i politici. I politici ce li scegliamo e senza critica faranno alla fine ciò che interessa a pochi, ma noi messinesi (come lei) siamo il problema, che ci accontentiamo del regalino e siamo contenti come se non conoscessimo come e in che modo si vive in una città degna di essere “civile”. O è contento anche di questo?

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  6. Arsenio Vavassori 27 Dicembre 2020 13:12

    A Messina i soliti disfattisti: non gli va bene mai qualsiasi lavoro si faccia, chi la vuole cotta chi la vuole cruda ma mai nessuno ci ha messo la faccia. Mentre oggi state a reclamare c’é un sindaco che sta facendo qualcosa per la comunita senza se nè ma.

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